Il grande Ugo Tognazzi nasceva a Cremona il 23 marzo del 1922. È stato protagonista di 150 film e ha saputo portare sullo schermo l’italiano medio come pochi altri attori. Ha lavorato coi più grandi registi italiani: da Dino Risi a Marco Ferreri, passando Mario Monicelli, Pietro Germi e Pier Paolo Pasolini.
È passato dalla commedia leggera al film d’autore rimanendo sempre se stesso, aggiungendo ai personaggi comici un lato di spessore e di dramma e alleggerendo gli eroi tragici con il suo naturale umorismo.
Per onorarlo a Cremona, la sua città natale, nel 2015 33 manifesti di suoi film sono stati rivisitati da grafici e illustratori per la mostra 33T D’autore. Matteo Berton alle prese con Amici Miei.
Riccardo Guasco rielabora Il vizietto
Davide Bonazzi reinterpreta La tragedia di un uomo ridicolo
La rivista satirica Il Male, nel 1978 pubblicò false prime pagine dei più famosi quotidiani con la notizia Arrestato Ugo Tognzzi, capo delle Brigate Rosse. Al suo fianco, Raimondo Vianello, servizio fotografico falso compreso. Tognazzi diventò uno dei più grandi troll della storia d’Italia.
Oltre a essere un grande attore, Tognazzi era anche un grande appassionato di cucina. Guardate questo video in cui spiega la sua maionese. Che poesia, altro che Cotto e mangiato…
https://www.youtube.com/watch?v=o74xhyseK4k
Non si può parlare di Ugo Tognazzi senza citare la tecnica e la velocità con cui eseguiva la supercazzola nei panni del conte Raffaello Mascetti nella trilogia di Amici Miei.
Tra tutte le partner cinematografiche che ha avuto, come non ricordare la giovanissima Ornella Muti in Romanzo popolare di Monicelli (1974), in cui il conflitto nord-sud e quello uomo-donna viene descritto perfettamente in questa scena. Tognazzi, sindacalista milanese moderno e di larghe vedute, prova a prenderla bene quando la moglie Vincenzina, avellinese, gli confessa il tradimento. SPOILER: non ce la fa.
Uno dei più grandi e indimenticabili attori del cinema italiano di tutti i tempi, senza se e senza ma. Qui sotto lo vediamo nella parata di stelle al festival di Cannes nel 1973, in compagnia di Marcello Mastroianni, Catherine Deneuve e Philippe Noiret.