Per la serie, che sfiga! Si chiama Sindrome da Ipersensitività Elettromagnetica (EHS) ed è una malattia rara, ma capita. La signora Velma Lyrae, 51 anni di Londra, vive per 18 ore al giorno in una gabbia di Faraday, perché i campi elettromagnetici la disturbano al punto che le causano mal di testa, vertigini, ansia, dolori ai nervi e palpitazioni.
La cosa è cominciata molti anni fa, all’inizio non era troppo grave e la signora Velma, per un po’, ha potuto anche lavorare al computer, ma la situazione è andata peggiorando con gli anni e di recente, con l’arrivo della tecnologia dei telefonini 3G, è degenerata.
Vilma non può usare computer, telefonini, televisione e praticamente qualunque cosa elettrica… anche stare in giro in una città moderna, con tutti i campi elettromagnetici che ci sono, le causa problemi. Inutile dire che non può lavorare e ha bisogno di un’area priva di elettromagnetismo per stare meglio. Da qui la vita nella gabbia di Faraday.
Il fenomeno è in aumento e gli studiosi lo correlano al generale aumento di campi elettromagnetici dovuti alle telecomunicazioni in cui siamo immersi quotidianmente, nonchè all’uso sempre più diffuso e continuo di dispositivi elettronici.