A morra cinese (o più didascalicamente carta-forbice-sasso) abbiamo giocato tutti almeno una volta. Le regole della morra cinese sono semplici: la carta imprigiona il sasso, il sasso rompe le forbici, le forbici tagliano la carta. Mano aperta = carta, mano che fa il segno della vittoria = forbici, mano chiusa a pugno = sasso.
Si gioca in due, si conta 1-2-3 e poi in contendenti mimano il loro segno. Chi vince si becca un punto, chi perde niente. Non c’è limite ai punti finali, quello sta alla tenacia e alla quantità di tempo libero dei giocatori. Facile come sembra. Almeno fino a oggi.
Sì perché nei Laboratori Ishikawa dell’Università di Tokyo, di tempo libero ne hanno avuto un sacco e hanno messo a punto un robot che ti batterà sempre a morra cinese. È un affare che sembra la mano di un Terminator, provvisto di tre dita meccaniche che grazie ad una telecamera ad alta velocità incorporata riesce a capire in circa 60 millisecondi la mossa che hai deciso di fare dai micro movimenti della tua mano e in altri 20 millisecondi ti spara la contromossa che ti fa perdere.
È già arrivato alla terza versione, in cui grazie ad un raffinato sistema di specchi e di proiettori, riesce a vedere la tua mano sempre nello stesso punto, nonostante il movimento, così da riconoscere in ancora minor tempo cosa hai intenzione di fare. Durante le estenuanti partite di prova, il robot, che si chiama Janken, ha totalizzato la bellezza del 100% di vittorie. Non si può barare, lui ti sgama sempre.
Sarebbe stato utilissimo a scuola media, quando la morra cinese veniva applicata a un sacco di faccende piuttosto pericolose per il perdente: dichiarare il proprio amore ad alta voce, cantare canzoni dei cartoni animati davanti a tutti, correre nudo per il corridoio, subire penitenze di vario genere, dal classico pugno sulla spalla al temibilissimo sparticulo, in cui gli aguzzini tiravano le mutande del tapino talmente in alto da provocare un innalzamento perenne dell’intonazione della voce. Pensate come sarebbero andate diversamente le cose con Janken nello zaino: un ribaltamento totale di fronte, i nerd al potere, i bulli con le voci altissime.
In effetti, l’unico nerd che potrebbe battere Jansen sarebbe Sheldon Cooper, il geniaccio sociopatico di “Big Bang Theory”, che grazie alla sua versione rivisitata della morra cinese contenente le mosse Roccia, Carta, Forbici, Spock e Lizard, manderebbe sicuramente in corto circuito la velocissima macchina.