La “seduta di gabinetto” è quel momento particolare della giornata in cui te ne stai bello rilassato, senza nessuno scocciatore intorno, immerso nei tuoi pensieri. Talvolta, mentre espelli il superfluo, non hai voglia nemmeno di pensare. Allora, storicamente, le etichette dello shampoo erano la lettura più gettonata dei pigri, oppure fumetti e libri, da sempre letti per buona metà sulla tazza del cesso.
Da qualche anno, logicamente, lo strumento più usato da chi usa il bagno è lo smartphone, in cui c’è tutto il tuo mondo, i tuoi amici, i tuoi giochi, le tue letture. Anzi, potrei affermare che una buona parte di voi sta leggendo questo articolo proprio lì.
In vostro aiuto e soccorso vengono Ricardo Gruber e Marco Hernandez, due studenti universitari che hanno lanciato un’app per iPhone che permette di chattare. privatamente o in gruppo, con gente che si trova alla toilette contemporaneamente.
Funziona così: ti iscrivi al club e accetti di non rivolgere mai commenti offensivi al prossimo, poi sei dentro. Puoi selezionare i tuoi interlocutori in base alla distanza: global o local, e poi boh, parlare di cosa ti pare tenendo presente che come te, anche l’altra persona sta cagando.
La buona causa è dietro l’angolo: come recita il motto “Pooping for a purpose”, l’app serve per sensibilizzare tutte le persone nel mondo che non hanno accesso all’acqua pulita, tramite una partnership con vari enti di beneficenza.
Benissimo, ecco il sito: pooductive.com
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