The Father: la solitudine dell’animo umano
Anthony Hopkins e Olivia Colman diretti dall’esordiente Florian Zeller portano sugli schermi un film memorabile che ha già vinto due oscar
Anthony Hopkins e Olivia Colman diretti dall’esordiente Florian Zeller portano sugli schermi un film memorabile che ha già vinto due oscar
Nomadland di Chloè Zhao esce vincitore in una notte degli Oscar dalla cerimonia abbastanza disastrosa, e dalle poche sorprese.
Minari è il nome del prezzemolo coreano. Nel suo quarto lungometraggio Lee Isac Chung delinea la storia della famiglia Yi dopo il trasferimento in Arkansas. Da vicende all’apparenza insignificanti sprigiona un gusto insolito e appassionante, al quale ci abbandoniamo incuriositi.
Tratto dall’omonimo libro di Jessica Bruder il film racconta la storia di Fern, una dei tanti nomadi del XXI secolo, lasciati senza niente dal disastro della Grande Recessione americana.
La trasposizione cinematografica dell’omonima pièce di Wilson è un piccolo gioco al massacro, messo in scena da un regista poco esperto ma da grandissimi attori.
Un racconto che descrive con piglio quasi documentaristico l’accettazione della perdita dell’udito da parte di un batterista. Un film coraggioso, delicato nella cura di ogni dettaglio narrativo.
Chi l’ha detto che i videogiochi non possono vincere l’Oscar?
Il film di Taika Waititi è una splendida commedia nera sul nazismo, che si tinge di dramma ma non rinuncia mai alla battuta geniale. Ha conquistato 6 nomination agli Oscar
Mai come quest’anno ci potrebbero essere tre o quattro film che potrebbero vincere l’Oscar a pari merito. Sono uscite le nomination, vediamo com’è andata
Il film del regista Yorgos Lanthimos è un pezzo di bravura anche e soprattutto per il terzetto magico Stone, Colman, Weisz
Sul serio? Niente neanche stavolta?