Laurina Paperina: New Pollution
Giovedì 15 Marzo tenetevi liberi. Alla galleria Studio d’Arte Raffaelli a Trento (via Marchetti, 17) inaugura “New Pollution” (a cura di Luca Beatrice), mostra personale di Laurina Paperina. “The duck
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Forse l’avete vista di persona e, come si dice alle persone benestanti, beati voi! A Park Ave, a New York, è piazzata questa scultura di Rafael Barrios che vista dal
La religione alle nuove generazioni la stiamo presentando come l’ultima spiaggia. E’ che siamo emotivi, sopratutto in tempo di crisi. Guardate per esempio questa serie di micro-sculture, che unisce l’immaginario della
Scade lunedi’ 5 marzo 2012 il bando per la selezione di un artista e un curatore italiano che parteciperanno al progetto # 1 / Under Construction, promosso da Naba, Nuova
Lo si può vedere in studio e alle manifestazioni con le sue t-shirt provocatorie. Questa volta Ai Weiwei, mito vivente dell’attivismo artistico e della lotta contro la pesantezza della Cina, apre
“Post No Bills” di Nicola di Caprio è un viaggio visivo e uditivo attraverso Milano, Parigi, Berlino e Copenhagen. Città che vibrano al ritmo d’intense attività culturali e musicali, dove
Parte la collaborazione tra il Museo del Novecento di Milano (via Marconi, 1) e il docva (Documentation Center for Visual Arts), organizzato da Careof e Viafarini, che ha il proprio
Un videogioco per disimparare i videogiochi, un puzzle a sfondo psicologico, un labirinto escheriano, oppure ancora “là dove i normali First Person Shooter vanno a morire”: sono tante le definizioni che la stampa videoludica ha provato a dare di Antichamber.
In mostra da Room a Milano ( via Stradella, 4), fino al 22 marzo 2012 il progetto “Ciao” di Thomas Berra. Riflessione su usi e abusi della parola Ciao (così
Carmen Stolfi ha chiesto a 5 artisti bravi (Stian Ådlandsvik, Keren Benbenisty, Jacqueline Doyen, Sarah Ortmeyer e Giuseppe Pietroniro) di interpretare la nozione di estraniamento come migrazione di segni e
Venezia è la città dell’amore, si sa. E la Fondazione Bevilacqua La Masa, che prosegue con la ricognizione dell’identità della città e dei suoi aspetti meno prevedibili, lo celebra con
Casoria non è propriamente il più tranquillo dei luoghi dove provare a a costruire cultura, se poi le istituzioni si dimenticano di dare supporto a chi lavora con fatica per