Society
di Edoardo De Martinis 23 Ottobre 2017

In Australia i criminali prendono vita sulle etichette dei vini

Un’azienda vinicola australiana ha reso omaggio ai prigionieri che hanno “creato la cultura” del paese

Foto di 19 Crimes via <a href="https://www.facebook.com/19Crimes/photos/a.471616052935270.1073741827.471317786298430/807953355968203/?type=3&theater" rel="nofollow" class="blpwp">Facebook</a>  Foto di 19 Crimes via Facebook

 

Molti sapranno che la storia moderna dell’Australia nasce dal suo essere una colonia penale inglese, dove i britannici confinavano i criminali più pericolosi, quelli da ergastolo per intenderci. Un’azienda vinicola autoctona, la “Treasury Wine Estates“, ha utilizzato questa storia per pubblicizzare il proprio brand.

 

 

La linea “19 Crimes” ha ridato vita a 19 criminali che hanno scritto, a loro modo, la storia del paese dei canguri a partire dalla fine del 18° secolo. La scelta della Treasury Wine Estates è stata quella di omaggiare queste persone attraverso “le regole che hanno rotto e la cultura che hanno creato“.

 

Un post condiviso da 19 Crimes Wine (@19crimeswine) in data:

Il progetto, ideato dalla agenzia pubblicitaria J. Walter Thompson di San Francisco e realizzato dallo studio Tactic, è basato sulla tecnologia della Realtà Aumentata, la quale dà qui vita e parola a chi si è macchiato di diversi reati, dalle rapine al contrabbando, passando per immigrazione e bigamia. I galeotti si presentano e raccontano in poche parole il proprio capo d’imputazione per i quali sono stati condannati a questo esilio forzato.

 

Un post condiviso da 19 Crimes Wine (@19crimeswine) in data:

La scelta può sicuramente essere discutibile e creare polemiche, ma un loro contemporaneo, tale Oscar Wilde, avrebbe probabilmente detto che “non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”.

 

FONTE | PSFK

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