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Sarebbe bello poter fare a meno di video come questo, ma non è ancora possibile

È uno dei diecimila video annuali che dovrebbero lasciare a bocca aperta e sconvolgere. Uno di quelli talmente buonisti e zuccherosi da provocare crisi diabetiche istantanee. Video che sarebbero da prendere in giro, se non fosse che il tema di fondo è assolutamente meritevole.

Ecco, mettiamola così: ci piacerebbe prendere in giro questo video, ma purtroppo non possiamo farlo, perché il messaggio che trasmette non è ancora una cosa scontata, ma qualcosa da raggiungere.

Il video in questione nasce da Ad Council e supporta la campagna LoveHasNoLabels.com, ovvero: l’amore non ha etichette, ovvero (di nuovo) ogni tipo di amore ha diritto di esistere. Soprattutto: nessun amore va giudicato. Non importa che si tratti di quello che lega adulti di ogni sesso, anziani, bambini o disabili. Conta solo che chi guarda da fuori non si metta a giudicare, perché siamo tutti uguali.

Ecco è arrivato il momento melassa, che nel video è presente in quantità industriali. Per spingere la campagna, Ad Council ha realizzato una sorta di installazione, in cui vengono mostrati due scheletri che prima si baciano e poi si dirigono verso i bordi dello schermo, da cui spuntano persone in carne e ossa. Capito il giochino? Il ledwall dovrebbe essere una specie di scanner a raggi x che mostra che in fondo siamo tutti fatti di ossa, senza differenze eccetera.

L’intento è lodevole, l’idea è efficace e il video irritante nel suo voler essere la summa del buonismo. Come già detto: sarebbe bello non avere bisogno di video di questo tipo.

Marco Villa

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