Society
di Giulio Pons 29 Ottobre 2012

Uno studio sulle mummie rivela che gli antichi egizi usavano Photoshop

Avete presente quando si ritocca una foto per far apparire il soggetto meglio di quello che è? Con Photoshop si tolgono le rughe, si aggiusta il naso, si riducono le pance, insomma, si sistema tutto quello che si può. Vale per i personaggi famosi sulle copertine delle riviste e vale per le foto delle vacanze di molte persone comuni.
Uno studio americano condotto su un grosso numero di mummie egiziane del primo secolo dopo Cristo, ha rivelato che qualcosa del genere veniva fatto anche dagli antichi egizi.
Utilizzando le più moderne tecniche di ricostruzione dei volti partendo dalle ossa del cranio delle mummie e confrontando il risultato con il ritratto della persona che quasi sempre accompagnava la mummia, s’è visto che i visi ritratti erano più belli di quelli ricostruiti.
Nasi ridotti, tratti più delicati, faccioni snelliti… Insomma i pennelli del primo secolo dopo Cristo ingannavano, come Photoshop oggi.

Ecco alcune immagini della ricerca che accostano ricostruzione del viso e ritratto originale:

 

 

 

 

 

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