Le relazioni tra colleghi sul posto di lavoro non sempre sono facili. Se siete persone particolarmente emotive, una stretta di mano o anche il più breve degli intercalari può mettervi in soggezione.
Non sempre ci si sente abbastanza sicuri da essere i primi a iniziare una conversazione: il sito themuse.com ha stilato un elenco di consigli utili a sciogliere tutti quegli imbarazzi – il più delle volte inutili – al fine di avere un rapporto più rilassato con il vostro capo o con chi lavora con voi ad un nuovo progetto.
Con l’amministratore delegato
Tu: “Buongiorno, come procede la settimana?”
CEO: “Non male, occupato come sempre. A lei?”
Tu: “Molto bene, stiamo partendo con questo nuovo progetto [specificare quale]”.
Una domanda del genere può sembrare una semplice cortesia ma potrebbe spingere il vostro CEO a condividere con voi alcune informazioni sui nuovi progetti. Rispondere ulteriormente parlando del progetto specifico su cui state lavorando, poi, può darvi la possibilità di entrare meglio nel merito del vostro lavoro e farvi scoprire se ci sono nuove posizioni aperte. Ovviamente, se vi trovate in grandi compagnie è molto probabile che il vostro capo non vi conosca di persona, per cui è sempre meglio presentarsi con il proprio nome.
Con un nuovo collega
Tu: “Ciao, hai iniziato da poco vero? Io sono [dite il vostro nome] e faccio parte del team di [specificate il nome di qualcuno, magari del team leader]. Come va il tuo inserimento?”
Collega: “Ottimo, grazie. C’è molto da imparare ma mi trovo bene. Da quanto tempo sei qui?”
Tu: “Ho iniziato [dite quando] e non posso credere che una volta [raccontate aneddoto divertente]”
In questo caso l’obiettivo è quello di far procedere la conversazione anche citando eventi frivoli e non così importanti, aiuteranno il nuovo arrivato a sentirsi a proprio agio. Ricordate che non è facile incominciare un nuovo lavoro, aiutare chi si trova in quella posizione può essere un modo per riconoscere a se stessi, e all’azienda, il merito per i molti passi avanti e i traguardi raggiunti negli anni.
Con un collega che lavora con te da tempo, ma sembra restio a chiacchierare
Tu: “Ciao, sto cercando un posto in zona per un pranzo di lavoro, tu che conosci bene il quartiere hai qualche consiglio?
Collega: “Che tipo di posto avevi in mente?”
Questo tipo di incipit può aprire la conversazione a più argomenti e portarvi a chiacchierare anche se la persona che avete davanti sembra particolarmente timida o non così disponibile. Una domanda del genere è sicuramente più efficace di un semplice “Ciao, come stai?” e, facendo leva sulla sua esperienza, riuscirete meglio a coinvolgerlo nella chiacchierata. Probabilmente scoprirete che è molto più disponibile di quanto credevate.
Con un organizzatore di eventi
Tu: “Questo spazio è fantastico, organizzi spesso eventi simili?”
Organizzatore: “Sì, ci occupiamo proprio di questo…”
Spesso le persone parlano con più voglia del proprio lavoro e dei propri successi. Può essere un ottimo modo per rompere il ghiaccio e per essere informati sui nuovi progetti in corso e su possibili opportunità lavorative.
Con una persona importante o particolarmente famosa
Tu: “Ciao, io sono [ditelo]. So che probabilmente ti avranno già fatto conoscere tutta l’azienda ma non volevo perdere l’occasione di presentarmi e di farti personalmente i complimenti per il tuo lavoro”.
Il più delle volte si riceve solo un semplice “grazie”, ma altre volte può essere uno spunto per iniziare una conversazione, a maggior ragione se il vostro è il complimento sincero.
Con il tuo ex capo
Tu: “Mi fa così piacere vederla, come procede in azienda? Ho letto che state espandendo il reparto [dite quale] deve essere un periodo impegnativo”
Ex-capo: “Lo è sempre in questi casi, è un momento piuttosto caotico ma al tempo stesso è divertente essere impegnati su cose di questo tipo…”.
Non sarà certo la prima volta che vi avvicinate a qualcuno senza aver troppa voglia di parlare con lui, ma riuscire a mettere da parte possibili cose in sospeso e tensioni legate alla vostra precedente collaborazione sarà un buon modo per dimostrare classe e carattere. Pensate che anche lui, pur da una posizione diversa, si troverà in una situazione simile alla vostra.
Con un collega di un altro reparto di cui non sapete nulla
Tu: “Come procede la settimana? Sempre presi dai vostri progetti?”
Collega: “Come al solito, ora è anche iniziato il lavoro su [cita il nome del nuovo progetto]”
Tu: “Interessante, non credevo che riguardasse anche il vostro reparto. Su cosa sei impegnato nello specifico”?
L’essere generici può essere utile per rompere il ghiaccio. Non preoccupatevi se non sapete nulla sul suo lavoro, probabilmente è lo stesso per lui. Se è una persona socievole potrebbe iniziare una piacevole conversazione e vi racconterà meglio il suo lavoro, se è più riservata potrete sempre provare a prendere voi l’iniziativa spiegando su cosa siete impegnati in quest’ultimo periodo.
Con uno stagista
Tu: “Come è andato il tuo weekend? Stai guardando qualche serie Tv o stai leggendo qualche libro interessante al momento?”
Stagista: “Molto bene grazie, al momento sono in fissa con [titolo di una serie su Netflix] e [titolo di un’altra serie]. Tu ne guardi?
Tu: “Ho sentito dire grandi cose su quella serie di Netflix ma non ho ancora avuto tempo di guardarla, l’altra che ti dicevi sì, è fantastica. Mi piace molto il protagonista”.
Stimolare una conversazione partendo da possibili interessi comuni è sempre una buona mossa: a meno che la persona in questione non viva in una bolla isolata dal mondo, è facile trovare un argomento che interessa ad entrambi e portare avanti la chiacchierata. Se vi foste fermati al solo “Come è stato il tuo weekend?” avreste avuto sicuramente meno chance di attirare la sua attenzione.
FONTE | themuse.com