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di Elisabetta Limone 26 Agosto 2019

Tinte per Capelli: come colorare i capelli senza danneggiarli

Le tinte per capelli classiche a base di ammoniaca possono rovinare i capelli, danneggiandone la struttura. Ecco come colorare la chioma in sicurezza.

Le tinte per capelli possono rovinarli, ma esistono colorazioni più delicate e adatte anche a un uso frequente.

Colorare i capelli è quasi una mania, che sia per dover mascherare i capelli bianchi o per voler provare un nuovo look. Le tinte disponibili in commercio sono diverse e cambiano per promesse dei risultati che si otterranno così come per gli elementi di cui sono composte. A volte, infatti, gli agenti utilizzati per colorare il capello possono essere aggressive e, alla lunga, rovinare i capelli. Fra shampoo, phon, piastra, lacca e acconciature varie, i capelli già subiscono una dose abbondante di stress ed è meglio evitare di peggiorare la situazione utilizzando prodotti aggressivi per la tintura. Una delle differenze fondamentali per la colorazione della chioma è se il prodotto è a base di ammoniaca o meno. Quali sono le differenze tra le tinture con ammoniaca e quelle senza? Garantiscono gli stessi risultati? Sono ugualmente aggressivi? Meglio scoprire nel dettaglio le differenze, per poter continuare a tingere i capelli senza paura di danneggiarli e rovinarli eccessivamente.

Tinta senza ammoniaca, pregi e difetti

La tinta senza ammoniaca è stata finora malvista perché ha goduto della cattiva fama di non mantenere la colorazione a lungo. Se ciò poteva essere vero in tempi più remoti, dove l’alternativa alla colorazione senza ammoniaca era l’henné (tinta naturale ma dalla durata breve), al giorno d’oggi esistono in commercio delle soluzioni che, pur non includendo l’ammoniaca, riescono a garantire dei buoni risultati e anche abbastanza duraturi. Se questa descrizione ha conquistato la tua curiosità, scopri i prodotti migliori per colorare i capelli senza aggredirli.

Come fa la tinta senza ammoniaca a colorare i capelli senza rovinarli? Per capirlo, occorre prima avere bene chiaro in mente come funziona l’ammoniaca. Questa sostanza viene utilizzata nelle colorazioni perché la sua funzione è quella di aprire le squame dei capelli, in modo da far entrare il colore in profondità. Per tale ragione le colorazioni con ammoniaca (sconsigliate se si è in gravidanza) risultano più intense: il capello viene difatti colorato fin nella sua struttura.

Ciò che è pericoloso di questa sostanza è il suo odore, ma le esalazioni, seppur tossiche, sono molto volatili, per cui una tintura non pregiudica la salute. Il problema è però l’azione che l’ammoniaca svolge sulla chioma. La sua duratura è garantita per via della sua capacità di penetrazione, per cui si avrebbe bisogno di una frequenza di tinte meno intensa. D’altro canto, la ricrescita del capello rende necessaria la ripetizione della colorazione: la conseguenza è che l’effetto corrosivo dell’ammoniaca dovrebbe essere contrastato dalla minor frequenza con cui viene effettuata, ma l’allungamento della chioma e la comparsa della radice di diverso colore, vanificano la possibilità di avere parentesi di tempo più lunghe tra una tinta e l’altra.

Prodotti, invece, come il Casting Crème Gloss sono invece più delicati per i capelli e hanno una durata non da poco (circa 30 shampoo). La loro formulazione dona alla chioma maggiore lucentezza, un risultato che con le tinte con ammoniaca viene raggiunto solo con trattamenti nutrienti per i capelli da dover eseguire dopo la colorazione. Una tinta senza ammoniaca è consigliata per chi usa le tinture in modo frequente ed è solita/o cambiare colore ai capelli.

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