Storia e origini della danza orientale
Society
di Chiara Dell'Oro 30 Settembre 2022

Storia e origini della danza orientale

La storia e le origini della danza orientale sono ancora misteriose per la maggior parte delle persone, ma in essa si racchiude una tradizione fondamentale per comprendere al meglio la cultura araba e medio orientale.

In Italia è conosciuta come danza del ventre, all’estero come Belly Dance. Solo dal termine con cui la si definisce si coglie la poca conoscenza che ancora avvolge questa disciplina.
Prima di approfondire la sua storia, è doveroso fare tre premesse:

1- Il termine danza del ventre è sbagliato e leggermente dispregiativo. Proviene dall’800, quando i primi europei iniziarono ad osservare le ballerine egiziane che ballavano nei locali e nelle regge per intrattenere il pubblico. Pensate che ai quei tempi in Europa regnava il balletto classico, mentre in Egitto quelle donne ballavano ricreando movimenti sensuali con il ventre scoperto. Un tipo di danza completamente diversa da quella a cui loro erano abituati. I movimenti del bacino attiravano completamente la loro attenzione e proprio per questo la chiamarono danza del ventre, nome con cui ancora oggi si tende a definirla, ma che è estremamente riduttivo.

2- La danza orientale non è nata come forma di intrattenimento e seduzione dell’uomo

3- La danza orientale non è indiana. Per colpa di film, cartoni animati e altre ricostruzioni fantasiose del mondo orientale, in molti oggi credono ancora che la danza orientale sia indiana. Niente di più sbagliato, la danza orientale è araba, se volessimo essere pignoli, egiziana. Ed è vero, è difficile pensare che nei paesi arabi musulmani sia nata una forma espressiva che valorizza il corpo femminile e le sue forme. Sono due mondi estremamente in contrasto tra di loro, ma questo perché la danza orientale ha origini molto più antiche.

Storia e origini della danza orientale

La storia e le origini della danza orientale

La danza orientale è una forma di danza tradizionale nata in antichità con scopi celebrativi e religiosi. Una forma di danza nata nelle antiche civiltà matriarcali e “dominata” dalle donne. Le sue origini risalgono alla preistoria e molti studiosi ritengono sia legata al culto della Grande Dea Madre e ai riti di fertilità. In essa si ritrovano infatti movimenti in grado di alleviare i dolori mestruali e del parto, nonchè la riproduzione di alcune forme di simboli magici legati alla natura: cerchio, quadrato, infinito, ondulazioni ecc…

Come in tutte le danze antiche, anche nella danza orientale la donna è il fulcro e viene vista nella sua forma terrestre. Questo spiega perché i movimenti ancora oggi mantengono uno stretto contatto con il terreno. Il radicamento del corpo a terra, ovvero il grounding, permette di “assorbire” l’energia, di entrare in contatto profondo con il mondo circostante, ma anche con le proprie radici, le proprie emozioni e la propria interiorità.

Ë in questo che risiede la grossa differenza tra danza orientale e danza classica occidentale (nata nella corte di Luigi XIV), nella quale la figura femminile è idealizzata, aerea, e questo viene trasmesso anche nei movimenti.

 

La danza orientale come la conosciamo oggi

Nel corso dei secoli la sacralità della danza orientale si è persa. Dagli ambienti religiosi si è spostata tra le strade e all’interno delle corti, assumendo una dimensione spettacolare, specialmente con l’arrivo dei primi viaggiatori occidentali nel XIX secolo, e aprendosi anche al mondo maschile. È proprio in questo periodo che la danza orientale inizia a uscire dai confini del medio-oriente.

La danza orientale come la conosciamo oggi nasce nei primi del ‘900. L’Egitto attira molti turisti che arrivano insieme alle influenze del mondo occidentale. Sorgono i primi Night-Club su imitazione di quelli europei e alcune ballerine iniziano a comparire all’interno dei film. Nascono le “bellydancer” come Samia Gamal, che si distaccano dalla danza folk (che inizia a essere chiamata Raq Baladi e il cui maggior esponente sarà Mahmoud Reda).  Queste ballerine sostituiscono l’abito tradizionale con un reggiseno e una gonna lunga con gli spacchi laterali, e danno vita al Raq Sharqi, una danza che punta sulla spettacolarizzazione, ma che mantiene comunque dei legami con la tradizione e prende ispirazione dal balletto classico occidentale.

Oggi la differenza tra Raq Sharqi e Raq Baladi è sempre più labile. Le Danze Orientali, come in passato, continuano a evolversi e in esse sono confluiti diversi stili come il flamenco, le danze latinoamericane, la danza moderna e quella contemporanea. Nonostante la netta separazione avvenuta a inizio ‘900 e il maggiore successo a livello mondiale dello stile Raq Sharqi, nei corsi di danza orientale si studiano sia lo stile classico (modificatosi nel corso degli anni), che quello folk, per mantenere saldo il legame con la tradizione popolare su cui si basa la danza orientale.

Storia e origini della danza orientale

Gli stili principali della danza orientale

Oltre alla storia e alle origini della danza orientale, è importante conoscere anche i principali stili che la compongono.

Come già abbiamo detto, chiamarla danza del ventre è riduttivo. Il ventre è il fulcro di questa danza, ma non è l’unica parte del corpo che si muove. Ogni singola parte richiede una grande attenzione e un profondo studio, per poter ricreare movimenti armoniosi: spalle, braccia, mani, gambe, piedi e persino collo e capelli.

La danza orientale è un insieme di forme e di stili: dal Raq Sharqi, lo stile colto e classico (l’equivalente della nostra danza classica per intenderci), agli stili Folk come il Baladi, ovvero le danze ballate dal popolo. Ogni stile ha il proprio luogo di origine, la propria musica, il proprio costume e dei movimenti specifici che lo contraddistinguono. Ognuno di essi racconta, rispecchia e mantiene viva una tradizione del mondo arabo.

Raqs Sharqi

Con il  termine Raqs Sharqi si intende la danza orientale, ma ci si riferisce anche allo stile classico. Il Raqs Sharqi punta sulla raffinatezza, l’eleganza e il virtuosismo dei movimenti.
È uno stile estremamente estetico che richiede un’elevata preparazione tecnica e atletica, e si esegue in mezza punta.

Baladi

Il baladi è lo stile che veniva danzato nei villaggi dell’Egitto. I movimenti partono principalmente dai fianchi e le ballerine sono saldamente attaccate alla terra con la loro pianta del piede. A differenza del Raqs Sharqi, il baladi è meno formale e accademico. Tradizionalmente veniva ballato con un lungo vestito chiamato galabeya e una cintura sui fianchi.

 

Saidi

Il Saidi è originario della regione dell’Alto Egitto. Nasce dal Tahtib, un’arte marziale con gli assaya, i bastoni di bambù che gli uomini di questa regione usavano come arma.
Questa danza viene ballata sia dagli uomini che dalle donne utilizzando il bastone di bambù:
1- gli uomini compiono movimenti virtuosistici simulando un combattimento. Indossano un pantalone lungo, una camicia con maniche larghe e una sciarpa avvolta intorno alla testa
2- le danza delle donne è più delicata. Indossano a galabeya, con una cintura in vita e un foulard in testa.

Escandarani

E’ uno stile originario di Alessandria d’Egitto ed è caratterizzato dall’uso della melaya, uno scialle lungo che le donne in Egitto avvolgevano intorno al corpo prima di uscire di casa.
Oltre al melaya le danzatrici indossano abiti moderni e scarpe con il tacco. Spesso viene eseguita anche dagli uomini.

 

Haggalla

Haggalla è la danza beduina, diffusa nelle oasi del Sahara al confine con la Libia.
Viene praticata dalle donne che devono scegliere il loro futuro sposo ed è caratterizzata da movimenti accentuati dei fianchi. Le donne danzano con un fazzoletto o un bastone che poi porgono al fortunato prescelto. Anche in questo caso indossano una galabeya e una cintura intorno ai fianchi.

Shaabi

Lo Shaabi è un’evoluzione moderna del baladi. È nato negli anni 70 nelle zone rurali del Cairo ed è un ballo popolare caratterizzato da spontaneità e allegria, per questo viene ballato soprattutto durante i matrimoni e le festività.

 

Danza delle Ghawazee

Le ghawazee erano le zingare egiziane. La loro danza, esuberante e spontanea, è una delle più antiche dell’Egitto. È una danza popolare che accompagnava ogni momento collettivo e della vita, specialmente le feste.
Le ghawazee danzavano in gruppi di due o quattro, utilizzando cimbali, spade, bastoni o percussioni, e creando movimenti morbidi e spontanei. Spesso venivano chiamate per “animare” le feste.

Naturalmente gli stili della danza orientale sono molti di più. Se sei curioso e vuoi saperne di più trovi qui un interessante approfondimento.

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