Il grottesco spot pisano contro la movida e l’inquinamento che sposta la comunicazione indietro di 30 anni

La cosa più bella che ho visto oggi è il nuovo spot pisano della Campagna Antimalamovida. Ho riso un mucchissimo. Non perdetevelo.

È, a mio parere, un divertentissimo catalogo di come non andrebbe fatta comunicazione e, allo stesso tempo, un momento eccellente di scarico di responsabilità e pilatesca lavata di mani istituzionale (“con questo spot s’è fatto il nostro”). Con tutto che l’obiettivo sarebbe pure lodevole e la volontà c’è, badate.

C’è la musica “tunz-tunz” simbolo di giovyne malvagità, ci sono gli universitari sguaiati stereotipati buoni solo a pisciare sui muri, trangugiare traballando birre e cocktail e comunicare mediante “Oooh” e “Uuuh” come i cavernicoli di 2001. C’è un meraviglioso graffitaro barbuto (chiaramente ispirato a Banksy) con il passamontagna che meriterebbe uno spinoff. C’è il tornare all’alba in un appartamento superfighissimo e mega-ammobiliato (ecco, quello non me lo aspettavo ma fa molto American Psycho e quindi mi piace).

 

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Soprattutto – ed è il momento più alto – ci sono i megastamps stile “LA PIRATERIA E’ UN REATO” con sotto la cifra da pagare se ti becchi una multa che fa molto minaccia anni ’90 e che mi hanno ingenerato una dolce nostalgia.

Come sappiamo, negli anni ’90, la pirateria informatica è stata bloccata proprio grazie a spot del genere (in infinite dimensioni alternative, almeno).

Quindi: stereotipizzazione (si dice?), messaggio educativo tramite minacce istituzionali, nessun tipo di analisi delle radici di un problema esistente, ironia passivo-aggressiva, tendenza all’acuire un problema individuando un nemico.

 

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Il tipo che – SPOILER ALERT – ti porta la monnezza a casa la mattina dopo con un sorriso maniacale ispirato a The Cable Guy con Jim Carrey è un omaggio delizioso che mi ha portato a cercare gli altri tre spot previsti.

Purtroppo, non sono ancora tutti online ad attendere i loro quindici minuti di viralità ma due sono visibili in un’intervista di Granducato TV e – sorpresa delle sorprese – hanno una continuity interna e dei personaggi ricorrenti.

 

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Bat-Ambiente (Pipistrello-Ambiente, per i non anglofoni) è un supereroe pisano con una maschera di carnevale di Batman, una tutina attillata verde e per mantello un saccone nero dei rifiuti. Il suo potere è far sparire la spazzatura e combattere i cattivissimi inquinatori facendogli mangiare la confezione del Cucciolone o lanciandogli sacchi pesantissimi dopo averli ammoniti con massime pedagogiche come: “Se i tuoi amici si buttano dalla Torre di Pisa, ti ci butti anche tu?”

Il tutto con i bollini d’approvazione di Prefettura, Comune, Scuola Normale, Società dei Parchi, Geofor.

Stupore e complimentoni.

Lavorare alla radice di un problema – sull’educazione, sul disagio, sui punti d’incontro, sul dialogo – lo lasciamo alla prossima volta che fare più di un passetto per volta, specie con questo caldo, fa un po’ di fatica.

Federico Guerri

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