Col caldo di questi giorni, se avete fatto il weekend in spiaggia, sapete di cosa stiamo parlando.
Le fiamme eterne cercano di bruciarti vivo. Neanche la protezione 50 ti salverà quando la caldazza si farà insopportabile. Solo l’astensione (dal weekend al mare) e tanta, tanta preghiera potrà servire.
I demoni alati giungono dal cielo per ghermirti gli occhi e l’anima. Se lascerai cadere delle briciole di pane, dal cielo pioveranno delle arpie bianche pronte a tutto pur di ucciderti.
Acqua da tutte le parti e nemmeno una goccia da bere. Una tortura bella e buona, che porta disidratazione e intima sofferenza. Salato il mare, salato il sudore.
La sabbia diventa lava, carbone ardente pronto a rendere inabili i tuoi piedi. La passeggiata dall’ombrellone al mare diventa una sfida che nemmeno il miglior Giucas Casella saprebbe vincere.
La corrente ti porta nell’abisso delle anime perse. Una volta entrato nelle acque rese limacciose dai tanti turisti, le onde sono pronte a prenderti e portarti via. Per sempre.
Sei forzato a pentirti e a maledirti per tutti i tuoi peccati terreni. Hai mangiato come un facocero? Bevuto come un’idrovora? L’ultimo sport che hai fatto si chiama la passeggiata dal divano al bagno? In spiaggia, certe cose le paghi a caro prezzo.
I mostri marini sono in agguato per infliggerti dolore. Meduse, granchi, pesci carnivori. Non c’è pace negli abissi, sono morte.
I viaggi d’andata e di ritorno sono infiniti. Infiniti. Come l’Universo o come l’odio.
La spiaggia non è altro che un’enorme cestino dell’immondizia. Tra bambini urlanti, adulti maleducati, animali che ti pisciano in testa, giovani che ti prendono a pallonate, sporcizia e degrado. L’Inferno sulla Terra. Ah già, ci sono anche le zanzare.