“Perché se voglio comprare un telefono di serie A devo spendere tantissimi soldi?”, domandava Francesco Facchinetti ai tempi del lancio del suo Stonex One. Chissà quanto rosicherà nel sapere che in India ci sono riusciti per davvero: la Ringing Bells ha messo in vendita il suo nuovo modello Freedom 251 al costo di soli 4 quattro dollari, aggiudicandosi così il titolo di smartphone più economico del mondo.
L’iniziativa ha sicuramente uno scopo sociale: come dichiara la stessa Ringing Bells dal suo sito il Freedom 251 “responsabilizzerà i cittadini anche nelle più remote zone rurali dell’India. Diffonderà notizie e temi d’attualità al fine di stabilire una crescita del paese in nome delle pari opportunità”.
Secondo quanto commenta Tarun Pathak, senior analyst di Counterpoint Research, una delle società leader nelle ricerche di mercato, questo progetto è stato fortemente sovvenzionato da fondi statali. A confermarlo anche la presenza di app preinstallate come quella di Swachh Bharat Abhiyanl, la campagna nazionale voluta dal primo ministro Narendra Modi con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione verso temi quali l’igiene e la pulizia delle strade, oltre ad altre app dedicate all’agricoltura, alla pesca o alla prevenzione contro la violenza sulle donne.
Le caratteristiche tecniche del telefono, poi, sono più che interessanti: basato su un sistema Android 5.1 Lollipop, il cellulare ha un display da 4 pollici qHD, un processore Mediatek da 1.3GHz quad-core, 1GB di RAM, 8GB di memoria interna, microSD, fotocamera da 3.2MP posteriore e anteriore da 0.3MP e una batteria da 1450mAh.
Il telefono sarà venduto da 650 distributori in tutto il paese. Tenendo presente che in India il modello più economico in assoluto costava sui 28 dollari, l’entrata sul mercato del Freedom 251 potrebbe creare una vera e propria rivoluzione: “Ci sarà un enorme sconvolgimento nella fase iniziale” – ha commentato Pathak – “Sarà una vera alternativa a qualsiasi modello scadente. Sarà importante capire, invece, come la società gestirà le varie aspettative sul lungo periodo in modo che questo tipo politica non diventi controproducente”.
FONTE | qz.com