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Che il nostro paese non sia esattamente tra i più illuminati in quanto a diritti civili non è certo una novità. In questo campo, ogni passo avanti viene compiuto con grande fatica e soprattutto a livello locale: continuano ad aumentare i comuni che hanno istituito anagrafiche per le unioni civili, senza alcuna discriminazione per l’orientamento sessuale, ma a livello nazionale tutto sembra bloccato.
In una situazione di eterno congelamento, non può che saltare all’occhio l’iniziativa di un gruppo chiamato Sentinelle in Piedi. Domenica 5 ottobre, i membri del gruppo si ritroveranno in cento piazze italiane per manifestare contro i diritti degli omosessuali e per esprimere il proprio dissenso nei confronti della proposta di legge contro omofobia e transfobia, presentata dal deputato PD Ivan Scalfarotto e ferma in commissione al Senato da circa sei mesi.
Secondo gli oppositori, considerare reato l’omofobia e la transfobia significa limitare la libertà di pensiero e di religione: “Non è una manifestazione omofoba, ma contro una legge sull’omofobia”, ha dichiarato chi ha partecipato a una delle passate iniziative. Le Sentinelle in Piedi, che si dichiarano apartitiche e aconfessionali, scenderanno in piazza armate di libri e si posizioneranno a due metri di distanza l’una dall’altra, tutte rivolte nella stessa direzione e senza pronunciare una parola. Una forma di protesta pacifica e silenziosa, mutuata da esperienze simili nate in Francia, che vuole evidentemente contrapporsi al colore e alla vitalità di tanti cortei di segno opposto.
Oltre al timore di una limitazione della libertà di espressione, le Sentinelle in Piedi affermano di battersi “in difesa del diritto naturale di ogni bambino ad avere una mamma e un papà” e si dichiarano “una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà”.
Riassumendo: in Italia non c’è parità tra coppie di diverso orientamento sessuale, ma c’è un movimento che protesta contro diritti che nemmeno esistono. Così, per portarsi avanti con i compiti. Se vi sentite spaesati, tranquilli: siete in buona compagnia.
Si tratta di un piccolissimo gruppo, che colpisce per l’estremismo della posizione, ma che è numericamente irrilevante. Ciononostante, in passato diversi esponenti politici si sono schierati al fianco delle iniziative delle Sentinelle in Piedi. Del resto, non è una novità: l’Italia sarà pure indietro in tante classifiche, ma se si parla di pensiero reazionario in pochi riescono a battere le nostre eccellenze. È Made in Italy pure questo.
UPDATE (6/10/2014, 17:05)
Se protestare contro diritti che non esistono non fosse stato sufficientemente non-sense, è il caso di aggiungere un ulteriore dettaglio a questa storia. Tra le piazze coinvolte nell’iniziativa delle Sentinelle in Piedi, c’era anche piazza Sant’Anna a Bergamo. Qui, però, ad attirare l’attenzione non sono state le sentinelle, ma un ragazzo vestito con uniforme nazista e fascia del Grande Dittatore di Chaplin al braccio, intento a leggere il “Mein Kampf” di Adolf Hitler e con un cartello che recitava “I Nazisti dell’Illinois stanno con le sentinelle”. Una geniale forma di protesta contro la protesta, che ha portato a una conclusione inattesa: Giampietro Belotti, questo il nome del ragazzo, è stato denunciato dalla Digos. L’accusa è qualcosa di incredibile: apologia di fascismo. Del resto, tutto è possibile nel paese in cui si protesta contro dei diritti.
[Foto via, Foto nazista dell’Illinois via]