È arrivata l’estate. Sapete cosa significa, vero? Bagni al mare, però siamo a lavoro quindi niente. Sudore, quello sì, anche col condizionatore, così poi ci buschiamo una bella polmonite ad agosto. Umidità ai livelli della giungla vietnamita e un botto di zanzare assassine.
Come se non bastasse, arrivano le calzature dell’orrore, quelle che di solito uno dovrebbe mettersi solo durante un decorso post operatorio oppure nell’intimità della propria abitazione e invece spuntano come funghi sotto i piedi nella piscina comunale.
Che fare? Innanzitutto riconoscerle, per evitarle e non calzarle mai. Perché vi squalificano agli occhi dei vostri colleghi e del consesso civile, e vi rendono una sorta di elephant man eunuco agli occhi delle ragazze. Prendete nota, ché l’estate è buia e piena di terrori.
1) Le Crocs, perché sono le Crocs
Cosa c’è di più bello che svegliarsi la mattina, quando il sole è sempre sopportabile e vedere in giro file di persone col pantalone corto che indossano un bel paio di Crocs marce? Ah, gli zoccoli in gomma, come non amarli, specialmente quando le unghie mal tagliate sfondano la parte davanti, facendole diventare i calzari di Fred Flintstone, ma più brutti. Facendola breve: NO. Che io ricordi, non ho mai visto una coppia felice in cui uno dei due reca tali brutture.
2) Le infradito, perché dopo aver percorso 50 metri hai i piedi delle Tartarughe Ninja
I sandali infradito possono essere anche belli o trendy, ma non esiste che siano comodi. Non puoi correrci, quindi se qualcuno ti segue con intenzioni losche, sei potenzialmente fottuto. Devi stare mooolto attento ai ricordini lasciati dai cani, perché se ne pesti uno con questi sandalini è tutto tuo. Ma la cosa più schifosa è che, essendo bassi e scomodi, dopo una mezz’ora che sei uscito hai già i piedi neri e gonfi, molto simili a quelli delle Tartarughe Ninja che però, non esistono nel mondo reale: i tuoi piedi invece sì.
3) Il sandalo Dr. Scholl’s, perché non sei un chirurgo in pensione
Ah che bello essere scambiato per dottore anche quando si ha appena la terza media. Tutto merito dei begli zoccoloni in legno del Dr. Scholl’s, uno che di calzature e di horror se ne intende. In effetti, niente da dire quando vengono calzati all’interno dei vari reparti di medicina o chirurgia, sono comodi e molto professionali. Una volta portati via dal loro habitat naturale e ricondotti nella cattività urbana, invece, possono provocare cecità selettiva che indurrà i vostri contatti a chiedervi perché girate a piedi nudi, pur di non vederli.
4) Il sandalo da tedescone, modello Giuda Iscariota, col calzino
Amici, vi risulta per caso che tra le leggende estive del tipo chi ha limonato più tedesche al mare, si sia mai insinuata quella in cui l’esemplare di tedesco maschio viene a fare il figo con le nostre donne? No vero? Questo dipende dal difetto congenito sintetizzato in questa foto: il sandalo in stile Nazareth con il bel calzino bianco a fare da contrasto. Un’immagine che spesso gli psicologi mostrano alle loro pazienti ninfomani per far passare ogni voglia. Mai, non ci avranno mai. Meglio non uscire affatto.
5) Una qualunque sneaker, perché quando te la togli, è subito Fukushima
Maronn. Cioè, finché fate i dinamici e moderni tutto a posto, ma quando vi fermate a casa, vi mettete sul divano e vi togliete le scarpe, in cinque minuti la stanza si riempie di quell’olezzo tipico del disastro nucleare. Non c’è soletta profumata che tenga. Quando arriva il momento di togliersele, i vostri piedi profumano di medioevo e a volte,m tanto è aggressivo l’odore, fuoriesce anche dalle calzature mentre le indossate. Di solito, dopo una stagione vissuta pericolosamente, devono venire bruciate in un luogo sacro per farne sparire l’odore.
BONUS: Il sandalo in gomma stile asilo, che dopo un quarto d’ora fa il fango tra le dita dei piedi
Il must di ogni ragazzino degli anni 80 a scuola elementare. Li indossavi e non erano nemmeno comodi, con la fibbietta che ti faceva male alla caviglia. Dopo qualche minuto però capivi davvero la problematica di tale scelta: il piede, a contatto con la plastica, iniziava a sudare copiosamente, formando fanghi d’alga tra le dita e facendo ribrezzo a tutte le persone in un arco di 10-20 km. Fortunatamente oggi sono tornati di moda nella loro variante fashion, addirittura col tacco. Nessuna paura, il fango è sempre lì ad attenderti, quando meno te lo aspetti.