Society
di Simone Stefanini 9 Gennaio 2017

Uno strano personaggio crea dei maglioni per ogni luogo che visita e si fotografa mentre li indossa

Sam Barsky crea maglioni fatti a mano, con un disegno che ritrae i suoi luoghi preferiti

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Sam Barsky è un vero artista, di quelli che ormai ne nascono uno su un milione. La sua idea di base è molto semplice quanto inquietante, e voi sapete che l’arte deve inquietare: per ogni luogo che visita, Sam crea un maglione di lana fatto a mano coi ferri che abbia per tema lo stesso luogo, poi si reca lì e si fotografa, per un’opera assurda, divertente e davvero unica.

Da Stonehenge al Tower’s Bridge di Londra o al Golden Gate di San Francisco, per parlare dei posti più noti e turistici. Il bello però arriva quando Sam crea maglioni appositi per luoghi di minimo interesse, come acquari, piloni, campi da baseball o zoo.

Per capire meglio la sua arte bizzarra, guardate la galleria qui sotto.

Il motivo principale è che Sam non compra le tipiche magliette da turista, il suo mezzo espressivo è quello di  rendere omaggio ai posti che ama con queste creazioni originali, che produce lui stesso da anni e che l’hanno portato a diventare un personaggio famoso sul web.

In un’intervista, dice di aver iniziato a creare maglioni coi ferri nell’agosto del 2000, senza seguire un pattern predefinito, solo guidato dall’ispirazione. Dopo che l’esperimento è diventato un successo, lo ha ripetuto seguendo la sua vena pittorica, per tutti i luoghi che è andato a visitare.

Tutti i maglioni creati da Sam nel 2016 facebook - Tutti i maglioni creati da Sam nel 2016

 

“Tutto quello che vedo può diventare un potenziale maglione” dice Sam. L’idea di fotografarsi nei luoghi esatti ritratti sui maglioni gli è venuta in seguito, e l’ha realizzata per 91 dei suoi 103 pullover. Il suo sogno è quello di poter scattare le foto anche dell’ultima decina di maglioni rimasti fuori, anche se dovrà viaggiare in continenti diversi.

Siamo sicuri che non gli manchi la voglia e la passione, anche se con tutta probabilità un giorno troveremo la sua foto sotto la definizione di assurdità, ma lui non sembra tanto curarsene e continua col suo progetto. Per saperne di più, ecco la sua pagina Facebook.

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