Ha fatto più danni la poetica di Comunisti col Rolex dei prodi (lol) Fedez e J-Ax della grandine. La metafora è elementare ai limiti della banalità: se appartieni politicamente alla sinistra non puoi vestirti con capi di lusso o indossare accessori costosi altrimenti sei un sepolcro imbiancato, ipocrita e falso. Contenti loro, contenti tutti ma siccome nel dibattito politico spunta molto spesso il brand Rolex, specie quando si vuole attaccare qualcuno del PD (leggasi sparare sulla Croce Rossa), allora vediamo un po’ perché questo marchio è diventato lo status symbol per eccellenza.
La storia di questo orologio fortunato inizia nei primi anni del secolo scorso con Alfred Davis e suo cognato Hans Wildfor che nel 1905 incominciarono a importare in Inghilterra i primi meccanismi, successivamente assemblati in lussuose casse create da altri gioiellieri dell’epoca. La scelta del nome deriva dall’esigenza dei due produttori di trovare un nome corto per adattarlo facilmente al quadrante, semplice, pronunciabile in ogni lingua, facile da ricordare e soprattutto che avesse un certo appeal sulle persone partendo innanzitutto dal design personalizzato con le prime funzioni moderne: impermeabilità, sistema di carica automatica e certificato di cronometro.
Materiali preziosi, rifiniture curate fin nei minimi dettagli, qualità e garanzia, la precisione svizzera dei meccanismi, i micropezzi che alla fine costituiscono un pezzo unico ed esclusivo, sono tutte caratteristiche che un orologio deve avere per essere chiamato Rolex. Il primo personaggio pubblico ad apparire con il simbolo di lusso al polso è stato l’attore Sean Connery nei panni del famoso agente segreto James Bond, da lì la lista è lunga e promiscua: il comandante Che Guevara, la modella Cindy Crawford, l’attore Steve Mc Queen fino alle icone italiane, dall’Avvocato Gianni Agnelli che lo portava rigorosamente sul polsino all’amato conduttore televisivo Alberto Angela.
Giorgio Gaber in un brano del 1994 cantava “un pacchetto di Marlboro è di destra, di contrabbando è di sinistra” e oggi, nell’immaginario comune, sostituendo le sigarette con il Rolex il giochino funziona lo stesso. Anno dopo anno si è imposto come la Porsche degli orologi, se non ce l’hai non sei in seria A, sorry. E allora ecco come questo orologio è diventato un oggetto identitario. In particolare rapper, aspiranti rapper, fake rapper, manager, manager stagisti, sono i ‘testimonial 2018’ del brand di orologi più famoso al mondo. Il rolex è diventato la condizione neessaria da avere per essere una persona di successo.
In realtà ci siamo chiesti cosa avesse tanto di speciale un Rolex per essere sempre associato a sinonimi di sfarzo e lusso, ma finora siamo arrivati alla consapevolezza che, come tante altre cose, è un costrutto che la società ha inventato. Rimaniamo dell’idea che un oggetto non definisce chi sei, nè quale partito voti. Ognuno può decidere dove investire i propri soldi con la cognizione che le mode costano.