Torniamo con una rubrica di quelle di cui si sentiva un bisogno raro: tutto il peggio della settimana, gli articoli che persino noi ci siamo rifiutati di scrivere e che finiscono nella discarica del weekend. Da leggere turandosi il naso.
La Nazione ci fa subito andare in orbita con un titolo di quelli che ti vorresti tatuare. Salamate rotanti. Che poi ci scherziamo ma un salame intero è duro come il legno.
Milanotoday ci informa che il prete, tra il pane e il vino, non disdegnava l’erba ed è giallo su chi ha seminato l’arbusto. L’ARBUSTO?
Bomberata dell’inglese Metro che tira fuori una notizia da 90: Donald Trump ritratto col sangue mestruale dalla giornalista-attivista Sarah Levy. Grazie mille, era quello che ci voleva per iniziare bene il weekend.
La Repubblica tende ogni settimana a farci impazzire con articoli che non starebbero nemmeno fra i reali d’Inghilterra e Belen alla fine di Studio Aperto. In questo numero: la grande Valeria Marini che suona Per Elisa al piano mentre si muove come una felina accaldata ed esclama: “La musica apre il cassetto dei sogni con la sua chiave di violino.” Possiamo chiudere tutto.
Leggo è di per sé una garanzia e ci onora con una storia commovente: una coppia di sposini romani chiede solo Gratta e Vinci come regalo di nozze e si porta a casa 600mila €. Ora scusatemi, vado a sposarmi.
Adnkronos ci mostra l’altra faccia della medaglia: anche lui è sposato, anche lui ha vinto alla lotteria. Peccato però che ha subito avviato le pratiche per il divorzio senza dire niente della vittoria alla moglie, con la paura che si intascasse la metà dei soldi. Un campione d’amore e di empatia.
Il Messaggero invece la tocca piano e pubblica una notizia di quelle che “magari non succede, ma se succede”. Quest’anno niente panettone, ragazzi.