Una divinità che si sdoppia per diventare uomo e donna; un’entità dai mille volti ma sempre uno l’opposto dell’altro, complementari: il buio e la luce, il Sole e la Luna, l’acqua e il fuoco. L’adorazione per la natura, le streghe, i rituali esoterici, la magia buona, il pentacolo, il sesso. Non si tratta della trama di un libro horror ma della religione pagana più diffusa in Italia, la Wicca, che risponde ad una sola regola: “Se non fa male a nessuno, fa ciò che vuoi.”
L’anno scorso, la Wicca ha compiuto 60 anni: fu infatti fondata da Gerald Gardner nel 1954. In Italia è fortemente osteggiata dalla Chiesa Cattolica, che si oppone al riconoscimento di tutte le religioni pagane. Ma nella pratica, che fanno gli wiccan?
Ieri la questione ha tenuto banco nella community italiana di Reddit dove un utente si è messo a disposizione del pubblico per rispondere alle domande degli interessati. Lo Wiccan_Italiano è un 25enne friulano che pratica il paganesimo. Innanzitutto, benché i simboli siano simili, il pentacolo della Wicca e quello rovesciato dei Satanisti non hanno niente a che vedere l’un l’altro. Nel paganesimo non si evocano demoni o spiriti delle tenebre e benché sia la religione delle streghe, non si praticano malocchi o sortilegi oscuri. Si venera la natura come parte del divino e si praticano rituali.
“Sì, ma si scopa?” Questa è stata la domanda più gettonata dai partecipanti alla discussione. “Quanto è rilevante il fattore scopata facile all’interno del gruppo?”, “Tutti fanno sesso con tutti?”, “Sei stato iniziato da tua zia perché volevi portartela a letto?”, “C’è figa? Se sì come mi iscrivo?” sono i temi a cui si pensa subito quando si parla di rituali nella foresta, spesso considerati come semplici espedienti per orge galattiche tra giovani coperti di fiori. Purtroppo, la realtà è abbastanza diversa: “Non direi che si fa sesso regolarmente tra i membri. È più una cosa che si fa in una relazione di coppia. Tuttavia in alcuni riti il sacerdote ha un rapporto sessuale a scopo religioso con la sacerdotessa, ma tra normali membri è improbabile.” dice l’utente, per poi però farsi sfuggire questo:
In Italia infatti, secondo il Centro studi sulle nuove religioni, nel 2012 c’erano circa 3000 wiccan, la cui maggior parte sono donne.
I rituali sono così descritti: «Esistono due tipologie di rituali principali: gli Esbat e i Sabbat. Gli Esbat sono dedicati al principio femminile della divinità, e si celebrano, seguendo il ciclo lunare, ogni 28 giorni, solitamente durante la luna piena. Non si deve credere che i Pagani festeggino la Luna, ma la Dea, di cui la luna è un simbolo. I Sabbat sono 8, e sono le feste principali della Wicca. Sono dedicati al principio maschile del Dio».
I rituali cominciano con la purificazione del corpo e l’apertura del cerchio, poi si passa all’invocazione, si realizza l’intento del rituale, si fa il banchetto, si ringraziano gli Dei e si chiude il cerchio. Ai rituali si può partecipare “vestiti di cielo” o con una tunica rituale. Vestiti di cielo significa nudi, per capirsi. Nella pratica, il suo gruppo parla giornalmente su WhatsApp e si vede almeno una volta a settimana, per celebrare o passare il tempo insieme.
A differenza del cristianesimo, gli wiccan sono aperti alla comunità LGBT e odiano il proselitismo. Gli adepti preferiscono formare nuove coven (congreghe) invece di unirsi a quelle già esistenti, per evitare di diventare come le grandi religioni istituzionalizzate o come le sette mangiasoldi tipo Scientology. Il loro dio è la Terra stessa con il ciclo delle stagioni: per questo motivo non credono in dei soprannaturali come quello cattolico.
Gli wiccan non eseguono sacrifici di alcun tipo, venerando la natura come parte del divino. A chi gli domanda: “Chi volesse fare un patto col diavolo, a chi si può rivolgere?”, l’utente risponde prontamente: “Ad un Satanista. O a un Cristiano.”
Vi ha incuriosito questa breve incursione nel mondo Wicca? Soprattutto il punto in cui ci si accoppia? Eh, non avevamo dubbi. Per saperne di più, comunque, a Milano c’è il Tempio della Luna, un luogo di culto dedicato alla stregoneria in cui è possibile seguire seminari oppure fare incantesimi con altre persone. Provare per credere.