Foto di Olga Syrova
È il giorno in cui tutto il mondo discute del fatto che sia giusto o meno pubblicare la foto di un bambino morto per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei migranti. Noi siamo del parere che mostrare quelle foto sia una forma molto estrema di pornografia del dolore, ma non è di questo che vogliamo parlare in questo post.
Oggi infatti vogliamo parlarvi di Refugees Welcome, un progetto nato in Germania che è stato definito – in estrema sintesi – una versione di Airbnb per aiutare i migranti. Refugees Welcome parte da una semplice domanda: “perché un rifugiato non può condividere un appartamento invece di essere sistemato in un alloggio collettivo?”.
La risposta non è semplice come i fondatori vorrebbero far credere, ma nel frattempo loro si sono messi di impegno e adesso, in Germania, chiunque abbia a disposizione una stanza o una proprietà e voglia usarla per accogliere un rifugiato, può iscriversi al sito e inserire il proprio appartamento: dopo un controllo preliminare dell’alloggio, Refugees Welcome metterà in contatto chi offre la casa con una serie di organizzazioni umanitarie che si occupano di accoglienza.
Refugees Welcome è una non profit, che non guadagna commissioni, ma chi offre una stanza o una casa può richiedere un contributo per l’affitto, che viene finanziato attraverso micro-donazioni effettuate dai frequentatori del sito.
L’esperienza di Refugees Welcome è stata vissuta in prima persona dai responsabili del servizio: nella foto che apre questo post vedete sulla destra Jonas Kakoschke, uno dei fondatori, e sulla sinistra Bakary Conan, rifugiato che lo stesso Jonas ha ospitato nell’appartamento in cui vive con la sua ragazza, anche lei tra i fondatori.
Il sito al momento è attivo in Germania: quasi 800 tedeschi hanno messo a disposizione stanze o appartamenti, permettendo così a 26 migranti di trovare un alloggio.