Iniziamo con una negazione: no, non siamo qui per parlare dei black bloc, dei manifestanti confusi, delle loro ragioni o dei loro torti. Prendiamo solo l’argomento come spunto per mostrare una carrellata di foto di proteste non violente nelle quali l’ironia diventa l’arma più affilata per veicolare il messaggio.
Grazie ai loro cartelli o alle loro performance, i manifestanti sono stati immortalati e condivisi da migliaia di persone che attirate dal contenuto divertente, sono riuscite ad informarsi su ciò che stava accadendo. In questo modo, apparentemente futile, hanno colto nel segno e sono riusciti a parlare ad un sacco di gente, più di quella della piazza.
Non è l’unico modo, lo sappiamo, ma è comunque un metodo da non sottovalutare.
FONTE | distractify.com
Un posto di blocco istituito dai manifestanti a Hong Kong. Ottimo.
Coppie gay che si baciano davanti al papa in visita a Barcellona
“I senatori dovrebbero indossare le uniformi come i piloti Nascar, così potremmo identificare subito i loro sponsor”
In Australia: “Preferirei Joffrey (il re crudele di GoT) piuttosto che Tommy Abbott”
Uomini indiani che protestano contro il commento del Governo che dice: “Quelle che vestono in modo troppo discinto invitano allo stupro”
L’adorabile humor inglese: “Non mi interessa la protesta, sono qui solo per la violenza”
Il motociclista vestito da lottatore di lucha libre messicana che sfida la polizia
Gli inglesi sanno come veicolare il messaggio
Un uomo protesta contro la sorveglianza dell’NSA
Anche gli australiani in quanto a humor ne sanno: “Tony, avresti potuto comprarci la cena prima”
Guerra di cartelli tra un fanatico religioso e una persona normale
Ci sono cose che nemmeno il capo del mondo può fare, come ad esempio far continuare una serie tv ormai conclusa (“Arrested Development” è “Ti presento i miei”)
I cittadini di Portland decidono di non far passare le petroliere dalle loro acque
I contadini dell’Unione Europea protestano a Bruxelles contro le politiche comunitarie, innaffiando i poliziotti con cannoni al latte
Un bambino di 9 anni insegna agli omofobi che Dio (semmai esiste) non odia proprio nessuno
Anche questo buontempone spiega alla ragazza con la gonna di velluto a coste che, più che l’omosessualità, è quell’indumento ad essere un peccato
Geniale: “Cosa vogliamo? Il viaggio nel tempo. Quando lo vogliamo? È irrilevante.”
Protesta per le politiche scolastiche: “Questo a Hogwarts (la scuola di Harry Potter) non sarebbe mai successo.”
“Come cavolo potrò permettermi di andare a Hogwarts ora?”
Oh, Canada: “Sono lievemente infastidita”
Oh Vecchia Inghilterra, che stile:
La lingua araba spaventa? Rilassati, c’è scritto McDonalds!
C’è anche chi scende in piazza solo per combattere l’agorafobia: “Io odio la folla”
Un grande classico all’italiana, risalente ai tempi in cui Berlusconi, al governo, tolse fondi alla ricerca scientifica