Society
di Lorenzo Mannella 3 Dicembre 2015

Il problema delle armi negli Stati Uniti sono le armi

L’ennesima strage dimostra che meno pistole ci sono meglio è

Troppe armi AP/Julie Jacobson - Fucili in mostra a una fiera d’armi a Las Vegas

 

Le notizie sulla sparatoria di San Bernardino in California raccontano una storia a cui, purtroppo, siamo quasi abituati: il 2 dicembre una coppia armata entra in un centro dei servizi sociali, apre il fuoco con fucili d’assalto uccidendo 14 persone e ferendone 17. La polizia intercetta i due sospetti in fuga e li uccide durante uno scontro. Non si può fare finta di nulla. Gli Stati Uniti hanno un problema con le armi.

La città di San Bernardino ha già vissuto episodi di violenza armata, così come molte altri centri abitati negli Stati Uniti. Lo dicono le notizie e lo dicono anche le statistiche. L’America ha il record mondiale di possesso d’armi da fuoco: ne circolano almeno 88 ogni 100 abitanti. Questa disponibilità elevata di pistole e fucili produce una serie di conseguenze deleterie. Il tasso di omicidi con armi da fuoco negli Stati Uniti è uno dei più alti del mondo occidentale: circa 30 persone per ogni milione di abitanti sono uccise da proiettili.

 

Il tasso di omicidi con armi da fuoco Vox - Il tasso di omicidi con armi da fuoco per numero di abitanti in alcuni paesi sviluppati

 

Non ci vuole un veggente per capirlo; più armi circolano più è probabile che qualcuno le utilizzi per uccidere o ferire gli altri. Nonostante ciò, bisogna tenersi alla larga da luoghi comuni come “le stragi le commettono solo gli psicopatici.” Ecco, non è proprio così. È vero, ci sono molte persone con problemi psichiatrici che imbracciano le armi per uccidere. Ma vale anche il contrario, perché queste persone sono spesso tra le vittime inermi. Se proprio cercate una correlazione tra pistole e omicidi, allora dovete considerare elementi diversi come abuso di droga, povertà, precedenti di violenza e, ovviamente, facilità di accesso alle armi.

I luoghi dove girano più armi tendono a essere più violenti. È per questo che la regola del far west, per cui se tutti sono armati è più facile difendersi, va in tilt. Gli Stati Uniti sono un’eccezione che definisce la regola. Un caso studio dove è possibile misurare le correlazioni tra la diffusione di armi e il numero di omicidi – e suicidi. Un motivo in più per impedire che anche in Italia si diffonda il possesso delle armi da fuoco, magari sulla scia della paura nei confronti dell’immigrazione.

 

Buonanno armato  Il leghista Buonanno ha mostrato una pistola in diretta TV su SKY

 

Il leghista Gianluca Buonanno che mostra una pistola in diretta TV ha un che di provocatorio e ridicolo. Almeno per adesso. Negli Stati Uniti è diverso. I politici repubblicani imbracciano spesso le armi davanti alle telecamere per piacere a quegli elettori che non vogliono rinunciare alla propria arma. Pensate per esempio al senatore Ted Cruz, che in questo video ha cotto della pancetta avvolgendola intorno alla canna di un fucile automatico.

In questa storia delle armi, l’unica certezza sta nel fatto che basta tenerle lontano dalle persone per ridurre il numero di morti. Il Giappone ha reso quasi impossibile il possesso di pistole e fucili, riducendo il numero annuale di omicidi da arma da fuoco fino a un minimo di due. Questo non significa che nella terra di Godzilla non muoia più nessuno, ma almeno i giapponesi hanno risolto parte del problema.

Sappiamo che le armi causano problemi. Sappiamo anche che limitarne l’uso può ridurre il numero di vittime. Forse gli Stati Uniti impiegheranno molto tempo per risvegliarsi da questo incubo, ma almeno l’Italia sa che non deve assolutamente finirci dentro.

FONTE | Vox

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