In seguito alle dimissioni di Matteo Renzi dopo il risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre, la crisi di governo che ne è derivata si è risolta in tempi brevi grazie all’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha affidato a Paolo Gentiloni l’incarico di formare il nuovo governo.
L’insediamento ha avuto tempi rapidi per le tante scadenze di questo periodo, tra cui il Consiglio Europeo di giovedì. Sui social la reazione è stata quella prevedibile, dato il momento storico e le vittorie internazionali dei movimenti di protesta e di antipolitica. Dopo qualche minuto dalla notizia, già fiorivano le pagine che vogliono mandare a casa Gentiloni.
Alcuni politici hanno cavalcato l’indignazione del paese reale, dando in pasto all’elettorato commenti al veleno in cui, per l’ennesima volta, si parla di un Presidente del Consiglio non eletto dal popolo, con la conseguente shitstorm nei confronti dei poteri forti, della casta, dei politici in generale.
Occorre fare una precisazione chiara: in Italia il popolo non elegge mai il Presidente del Consiglio, e chi scrive il contrario, condivide una falsità.
L’articolo 92 della Costituzione italiana, recentemente salvata dal 60% degli italiani, parla chiaro: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.”
Qui sotto una comoda infografica su come funzionano le cose in caso di elezioni politiche.
Il nostro ricordo nebuloso di elettori post ventennio Berlusconi, ci fa ricordare che un bel po’ di volte abbiamo visto il suo nome sulla scheda elettorale. La legge infatti prevede che ogni forza politica o coalizione debba presentare il proprio simbolo elettorale, il proprio programma di Governo e il proprio capo. Tecnicamente però quest’ultimo non è candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, perché come abbiamo già detto, la nomina di questo incarico spetta solamente al Presidente della Repubblica.
Ecco il motivo per il quale, dopo aver aperto le consultazioni con tutti gli schieramenti, Sergio Mattarella ha affidato a Paolo Gentiloni la presidenza del Consiglio che porterà a una nuova legge elettorale e a nuove elezioni politiche. Tutto perfettamente legittimo e costituzionalmente legale, una pratica di certo più corretta del diffondere informazioni false per fare pronta presa nell’elettorato.
Ma qui torniamo alla post-verità, la parola del 2016 di cui abbiamo già parlato in precedenza.