Society
di Marco Villa 10 Giugno 2015

Un poliziotto (bianco) attacca una ragazzina (nera): un video documenta tutto

Una reazione incredibilmente violenta dopo una chiamata per disordini in una piscina pubblica

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McKinney è una città di circa 150mila abitanti che si trova nel Nord del Texas e da un paio di giorni è al centro di tutti i quotidiani e notiziari statunitensi. Il motivo è -purtroppo- sempre lo stesso: l’uso della forza da parte di poliziotti bianchi nei confronti di cittadini afroamericani.

Questa volta nessuno è rimasto ucciso, ma il comportamento del caporale David Eric Casebolt non è comunque passato sotto silenzio, grazie a un video. Le immagini mostrano infatti in che modo l’uomo è intervenuto per rispondere a una chiamata per rissa e disturbo della quiete pubblica, nei pressi di una piscina all’aperto di un quartiere a maggioranza afroamericana.

Nel video si vede il caporale Casebolt occuparsi con aggressività di ragazzi apparentemente innocui e fermi sul marciapiede, che sembrano obbedire agli ordini che vengono impartiti loro. Intorno a metà video, arrivano le immagini che hanno fatto discutere di più: una ragazzina in costume che non si è allontanata dopo ripetuti inviti, viene presa con violenza per un braccio e buttata faccia a terra. Immediata la reazione di chi è vicino alla ragazza, che istintivamente protesta urlando al poliziotto di calmarsi. Altrettanto immediata la reazione del caporale, che estrae la pistola: è quello il momento in cui tutto si sarebbe potuto trasformare in una replica di fatti che, da mesi, hanno messo il difficile rapporto tra polizia e comunità afroamericana al centro delle discussioni politiche del Paese. Per fortuna l’arma viene rimessa a posto dopo pochi secondi.

A due giorni dal fatto, il caporale Casebolt ha presentato le proprie dimissioni, mentre i responsabili della polizia hanno ammesso l’esistenza di qualche problema nell’addestramento dei propri agenti.

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