Questa strana moda andava un casino negli anni ’80. Farsi le foto con le cose, con gli oggetti inanimati. Sarà perché in quel momento l’economia girava bene, la tecnologia entrava nelle case di tutte le famiglie, anche di quelle proletarie, che finalmente potevano avere televisione, elettrodomestici, giocattoli, informatica, cose così. Non solo tecnologia però: hobbistica, superfluo, inutilità di ogni genere. Quindi perché non farsi i ritratti ufficiali insieme ai tanto amati oggetti?
Dev’essere quello che è venuto in mente a questi soggettoni qui sotto, tra i quali spicca una foto d’annata (o dannata) dell’autore stesso di questo articolo, a testimonianza che a nessuna latitudine del mondo si è salvi di fronte al trasse.
FONTE | awkwardfamilyphotos.com
Lui, lei e una bella motoslitta, fornita persino di neve finta. La foto di fidanzamento invidiata da tutto il mondo:
“Dove la sistemiamo la bambina vestita da carnevale di Rio?” “Accanto al bidone della monnezza, ci sta una crema.”
Faccia da pervertito spaziale, tuta da pervertito spaziale, indispensabile triangolo che emette suoni in grado di riportarlo sul pianeta dal quale è venuto:
La bambina al primo saggio di danza, usata come porta asciugamani. Fa sempre piacere.
Vorrei trovare un senso a questa foto, ma anche questa foto, un senso non ce l’ha.
“Evviva! Il mio migliore amico è un brezel gigante!”
“Evviva! La mia migliore amica è un manufatto antropomorfo visibilmente tirato via!”
La posa da contorsionista era più che sufficiente, ma il succo all’albicocca cambia la prospettiva sulle cose.
Questi un po’ li capisco, che soddisfazione portare in casa il primo computer e iniziare la Royal Rumble su chi l’avrebbe usato per primo…
IDOLO, l’avrei fatto anch’io.
Si notino: mazzi di soldi falsi disposti tipo le carte, pistole false, buontempone che mostra la gambetta. Oppure: soldi del narcotraffico, armi pericolosissime e spietato killer che mostra l’arto artificiale:
Collega del tipo di prima, mediante il suono dei piattini, ritorna da dove è venuto:
Un fan dei Piccoli Brividi sarà sempre un mio fratello.
Dio, quanta tenerezza, la foto abbracciato all’aspirapolvere <3
Altro collega dei tipi fantascientifici, ma con la faccia di chi ha visto anche le donne nude:
Lui, lei ed il loro amato scheletro di ratto gigante.
A pescare nel mondo fatato dei dolci e delle caramelle gommose:
Anche le rockstar hanno iniziato così:
La famiglia sportiva, a parte la mamma che, emarginata, fa le parole crociate:
Quando fece outing, nessuno rimase colpito:
Il più figo di tutti:
Un giocattolo affatto pericoloso da regalare a tuo figlio:
Quando vinse la coppa per la combo “peggior acne unita all’apparecchio più vistoso”, la sua vita cambiò radicalmente.
Dalle facce, sembrano entrambi soddisfatti della perversione appena avvenuta:
Uccello tropicale, tazzina di cianuro, libri sulla supremazia degli Stati Uniti, bandiera americana, tastiera del computer. E poi lui:
“Grazie a questa tastiera ho limonato la prima volta.”
Comoda.
Il vento sta portando via il suo ombrello, ma a lui che importa? Ha già vinto il premio come bambino con la peggior lordosi:
“Non è possibile sia stato lui, salutava sempre.”
Ah, la foto ricordo prima dell’impiccagione.
Questo ha portato gli 80s nei 10s, mostrandosi entusiasta di fronte ad uno smartphone di quelli a sconto da Expert a 89€:
Lui spegne ogni genere di entusiasmo nei suoi confronti:
Pettinatura Avalon, abbraccio alla tv che trasmette Arnold, recante soprammobile di badante dentro la plastica. Combo devastante.