Qualche anno fa, mangiare in un ristorante asiatico era una cosa esotica, da fare una volta ogni tanto giusto per assaggiare sapori nuovi. Oggi sappiamo bene che il sushi, il cinese o il thai sono diventati appuntamenti fissi per chi ha voglia di mangiare con gusto senza spendere cifre importanti, ma spesso ci troviamo di fronte alla prova più dura: l’uso disinvolto delle bacchette.
In realtà non è così difficile come sembra e, considerando che ad utilizzare le bacchette quotidianamente sono miliardi di persone, se vi sale lo sconforto il mio consiglio è quello di non deprimervi e perseverare: come tutte le cose più le si praticano più le si fanno proprie e fidatevi che, tecniche assurde a parte, imparare ad utilizzare le bacchette non è una roba impossibile! Basta solo un po’ di pazienza, un po’ di fiducia e una testa dura. Diventerà divertente e non potrete più fare a meno di godervi l’esperienza culinaria orientale a 360°.
Certo, potreste sentirvi particolarmente pigri e magari aver avuto una giornata piena, o forse è tardi e l’unica cosa che vi preme di fare davanti a un bel piatto di jiaozi (ravioli cinesi) è scofanarveli il più velocemente possibile. In questo caso ci rinuncio, arrendetevi pure alle bacchette e rifugiatevi nella vostra comfort zone: le posate.
Che scegliate l’uno o l’altro, sappiate che in mano avete strumenti che hanno una storia lunghissima, come potrete immaginare. Una storia che per le bacchette è anche più antica di quella delle nostre forchette.
Ma perché gli orientali mangiano con le bacchette? Innanzitutto, perché in questo modo si disperde il calore del cibo bollente appena estratto dal brodo o dai condimenti: arrotolando intorno alle bacchette il cibo, questo si raffredda e si evita un’ustione di terzo grado, e fin qui ci siamo.
Secondo poi, l’uso delle bacchette in Oriente dipende dalla dimensione ridotta del cibo che, servito nei piatti, non necessita di essere tagliato. Il coltello è presente nelle cucine ma non sulle tavole cinesi, giapponesi, coreane e via dicendo, perché è utilizzato solo nella fase di preparazione dei cibi. Lo stesso Confucio declamava: “L’uomo onorabile e retto si tiene ben lontano sia dal macello che dalla cucina. E non permette coltelli sulla sua tavola”. (fonte: Cultura del riso).
Bisogna considerare anche che il riso viene cucinato in Asia orientale in maniera diversa dal modo in cui lo cuciniamo noi, cioè con meno quantità di acqua, il che lo porta ad “agglutinarsi” e a renderlo più “colloso”. Inoltre, la qualità del riso utilizzato in Oriente è una qualità diversa dalla nostra indica, ossia la cultivar japonica, naturalmente più agglutinante (fonte: Wikipedia). È chiaro che queste caratteristiche consentono l’uso delle bacchette in Cina, in Corea, in Giappone, in Vietnam a differenza che in Occidente: avete mai provato a mangiare con le bacchette un risotto alla milanese?