“L’omeopatia non funziona”: negli USA sarà scritto sulle scatole dei prodotti

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Non ci sono prove scientifiche che l’omeopatia funzioni: probabilmente perché queste prove non ci sono né ci saranno mai.

Però in tanti ci credono, credono nell’omeopatia come leggono gli oroscopi, come magari si fanno fare i tarocchi, o perché no, magari vorrebbero scoprire cosa li attende nel futuro con l’aruspicina: nulla di male – insomma… – in fondo, finché ognuno tiene per sé queste convinzioni e non ci ammorba gli altri.

Ma un problema di fondo rimane: perché l’omeopatia non ha alcune evidenza scientifica, solo nel 2015 arrivarono ulteriori prove della sua inefficacia, ben riassunte in questo pezzo di Wired. “L’omeopatia è alternativa alla medicina come il tappeto volante è alternativo all’aeroplano” chiosava Salvo Di Grazia su MedBunker in un lungo pezzo sui 10 miti più diffusi sull’omeopatia.

Se ancora avete qualche dubbio sempre su MedBunker vi spiegano per il filo e per segno cosa c’è che non va nell’omeopatia, o meglio, cosa c’è che va nel portafoglio di chi produce questi prodotti, e fuori dalle vostre tasche, se credete all’omeopatia, visto che non essendoci evidenza scientifica siamo di fronte a una fede irrazionale. A qualcosa in cui si “crede”.

Proprio per mettere in guardia il consumatore negli Stati Uniti la Federal Trade Commission ha deciso che le scatole di prodotti omeopatici da banco dovranno “riportare stampato in maniera ben leggibile, in prossimità del claim (es. ‘efficace contro le malattie da raffreddamento’) anche una disclosure di verosimile non efficacia, imposta dalla FTC che suonerà forse così: ‘non ci sono prove scientifiche che questo prodotto funzioni’ o ‘ le affermazioni sull’efficacia di questo prodotto si basano solo sulle teorie dell’omeopatia risalenti al 1700 e non accettate dalla maggior parte degli esperti di medicina moderni’“.

La versione integrale del provvedimento della FTC lo trovate sul loro sito: i caveat da inserire sulle scatole, in lingua originale, saranno qualcosa del tipo “(1) there is no scientific evidence that the product works, and (2) the product’s claims are based only on theories of homeopathy from the 1700s that are not accepted by most modern medical experts.” (Of course, established standards for effective disclosures apply.)“. Se volete qui c’è il report in pdf integrale della FTC.

Insomma, un colpetto bello duro a una teoria ancora indimostrata, e non perché c’è dietro il complotto di Big Pharma, dei rettiliani, di Bilderberg, ma perché indimostrabile scientificamente: “there is no scientific evidence that the product works“, ovvero “non c’è prova scientifica che questo prodotto funzioni“. È da vedere se i consumatori statunitensi saranno dissuasi da questo avvertimento, o continueranno a mandare giù acqua fresca, pagata a caro prezzo.

[VIA QS]

Gabriele Ferraresi

Lavoratore intellettuale salariato

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Gabriele Ferraresi
Tags: newssalute

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