Negli Stati Uniti, il 20 aprile si festeggia la Festa Nazionale della Marijuana (in codice 420, 4:20 o 4/20). Ora, non che sia proprio legale, è più una leggenda urbana che andiamo a raccontarvi: si dice che questo mito nasca in California, al San Rafael High School. Praticamente, nel 1971, un gruppo di persone chiamate Waldos andarono alla ricerca di una piantagione abbandonata di cannabis. Per incontrarsi, posarono una statua di Louis Pasteur nel cortile del liceo e scelsero le 4:20 PM come ora della riunione. Il piano si chiamava “4:20 Louis” poi accorciato con la sigla di cui sopra che con gli anni è diventato il nomignolo dei fumatori d’erba in generale. Ah, il viaggio fu un road trip fail, il tesoro non fu mai trovato, ma da quel giorno, ogni pomeriggio alla stessa ora i ragazzi si sarebbero ritrovati a fumare erba.
Il successo del 420 però lo si deve anche alla band dei Grateful Dead, paladini hippie degli anni 60/70. I Waldos andavano ai loro concerti e quando c’era da comprare, vendere o parlare di erba, usavano la sigla 420. La cosa piacque talmente tanto alla band di scoppiati che diffuse la leggenda per tutto il paese durante i suoi tour, creando il mito.
La più celebre festa della marijuana è tutt’ora organizzata nel campus dell’Università di Boulder, in Colorado, dove ogni anno più di 10000 persone si ritrovano a fumare, nonostante la polizia provi timidamente a fermarli. Guardando il video qui sotto capite che non è proprio semplice…
Insomma, le 16:20 sono l’orario socialmente accettabile per iniziare a fumare le canne e in onore di questo, il 4 (aprile) / 20, cioè oggi, nei campus americani ci saranno migliaia di feste in cui si fuma a manetta. Ma non provateci a casa, in Italia continua ad essere illegale. Hasta la vista baby!