A casa mia, l’odio per la Juve è sempre stata una tradizione di famiglia. Sono stato allevato con la maglia della Fiorentina di Giancarlo Antognoni e con il dente avvelenato smisurato, atavico e incommensurabile per il bianconero, tanto che a volte inveivo anche contro l’Udinese senza motivo. Non sono stato mai un gran tifoso a dire il vero, quindi una volta diventato grande, ho tentato di capire il motivo del livore da parte di mezza Italia nei confronti della Juventus.
Un’acredine che si è rinnovata col lancio del nuovo logo della squadra di Torino, presentato però al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, e già ci sono ampi motivi per far incazzare sia i tifosi di Inter e Milan, sia i propri ultrà che non si sono capacitati di come la squadra di punta del capoluogo piemontese possa aver scelto quello lombardo per un’iniziativa di tale portata. Fosse solo questo il problema.
Il nuovo logo, graficamente è come il pesce ratto di Fantozzi nella definizione di Filini: “può piacere e non piacere, a me personalmente piace tantissimo”, perché quella spada da samurai ricorda molto Holly e Benji ma anche Shaolin Soccer, che devo dire in vita mia ho guardato più delle partite vere di calcio.
Io però non sono un tifoso juventino a cui è stata tolta la città simbolo e pure il toro dal logo della propria squadra del cuore. La vecchia signora, questo uno dei tanti nomi della Juventus (almeno di quelli che possiamo dire in pubblico), per ingraziarsi i nuovi fan ha deciso di farsi un bel lifting e si è presentata sotto forma di Emily Ratajkowski, mettendo quasi tutti gli ammiratori d’accordo e facendogli cambiare idea sul logo in pochi secondi, grazie a questo mezzuccio.
Sarà dunque questo il punto? La Juventus sta antipatica a mezza Italia perché è furba? Può darsi, ma di certo il coro “Come la Juve” che si canta in ogni stadio italiano quando c’è un sospetto furto o un evidente aiuto arbitrale, non è proprio buttato lì a caso.
Non stiamo a rivangare Moggi, Giraudo e Bettega che giocavano a fare Il Padrino negli spogliatoi instillando negli arbitri un senso di sudditanza assoluta, però ciò che salta all’occhio è questo costume tutto juventino di poter urlare in faccia all’arbitro qualsiasi cosa senza che quest’ultimo muova foglia. L’ultimo esempio è stato proprio nella partita persa contro la Fiorentina (cof cof) in cui Allegri se l’è presa talmente tanto con il quarto uomo da sembrare Lino Banfi versione allenatore (sotto in un’immagine di repertorio).
Nella vita ne incontriamo di pregiudizi insensati, quando si parla di Juve però, vuoi non vuoi, tutto quello che di antipatico si sente in giro ha il suo fondo di verità. Sembra proprio creata in laboratorio per essere odiata, come l’Ivan Drago che si allenava con siringone e macchinari in Rocky 4. Che poi fa subito venire in mente il processo sulla Juve dopata denunciato da Zeman, parzialmente ammesso anche da Zidane che al tempo giocava in bianconero.
Se questo non bastasse, quanto ce l’hanno fatto a fette con gli scudetti vinti sul campo? Ogni volta che c’è da fare il conto delle medaglie, per gli juventini ne mancano sempre due, che sarebbero quelle in cui la Juve è stata cacciata dal giardino dell’Eden della serie A per scontare le sue colpe nel purgatorio della serie B, retrocessa d’ufficio per la vicenda Calciopoli di cui sopra. Insomma, la Juve ne ha vinti 32? Per loro sono 34 e mostrano pure la scritta 34 allo Juventus Stadium. Così, giusto per l’ennesima operazione simpatia.
Potremmo tranquillamente fermarci qui, alla modernità, ma già dai primi anni ’80, in cui venivo caricato a molla di odio nei confronti della Juve, da parte di familiari e amici invitati a cena, la storia era sempre la stessa: la Juve ruba, gli arbitri l’aiutano. Secondo me, ai tempi, oltre alla verità conclamata c’era anche un po’ di lotta di classe residua dei 70, di tutto quel mondo operaio per cui Gianni Agnelli era insieme un Signore con al S maiuscola, sia il capitalista da vedere male di default.
Comunque sia, se proprio ve la devo dire tutta, al netto delle vicende giudiziarie che la riguardano, del fatto che Buffon non sia esattamente Jim Carrey quando rilascia dichiarazioni e via discorrendo, il dubbio è che l’unico vero motivo per cui tutto odiano la Juve è che la Juve vince, più di tutti gli altri messi insieme.