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I muratori e i medici sono la stessa cosa: 5 prove per dimostrarlo

Questa mattina stavo per mettermi le scarpe e andare in redazione quando, senza alcun preavviso, sono arrivati dei muratori/imbianchini per risolvere un brutto problema di infiltrazioni e muffe che avevo in casa. Un’apparizione, una calata dal cielo come veri deus ex machina pronti a risolvere tutto quello che non va. Mentre allestivano l’ambiente con teli stile “CSI:Las Vegas” e si preparavano all’operazione, ho avuto il flash: i muratori sono come i medici. Non ci credete? Ecco 5 prove inoppugnabili.

 

01. “Posso aiutarvi in qualche modo?”

Tu sei gentile, loro sono gentili. Ma sono due mondi non comunicanti. Andresti mai dal medico che sta curando tua mamma per chiedere se puoi aiutare a cambiare una flebo? Ecco, la tua competenza in malattie cardiovascolari e in opere di muratura è la stessa: nulla. Quindi fai un favore a te stesso e fallo a loro: evita di chiedere, così loro non dovranno fare quel sorriso di circostanza dicendo che no, stai pure tranquillo e lascia lavorare i grandi.

 

02. Il Codice

Quando parlano tra loro, i muratori parlano in codice. Si tratta di una antichissima e oscura lingua di orgine celtica, tramandata nei secoli e poi confluita nel dialetto bergamasco. Mentre lavorano in casa tua potresti sentire dei suoni gutturali che ti sembreranno incomprensibili: non è così, si tratta di una lingua precisissima e piena di termini tecnici. Tu parli di brand awareness, strategia crossmediale, private equity o breakeven. Loro parlano di *£&?!&. Non è un errore di digitazione, il codice è una lingua orale, impossibile da mettere per iscritto. Così come è impossibile riuscire a leggere quello che scrive un chirurgo cardiovascolare.

 

03. La scelta

A un certo punto, per dimostrare di essere democratici, ti metteranno di fronte a una scelta: “preferisce che applichiamo un aggrappante per poi passare un antiruggine e rifinire con del tè al bergamotto oppure andiamo di napalm e malta per coibentare tutto?”. Mentre tu ti sei perso a valutare mentalmente quanto è bella la parola aggrappante, loro saranno già quasi alla fine della spiegazione delle due alternative, perché questa è un’altra differenza con il tuo lavoro: sei abituato a riunioni in cui puoi ascoltare tre parole su trenta e già ne hai due in eccesso. Qui no, qui tutto è ridotto all’osso: questi minimalisti dell’eloquio ti mettono spalle al muro senza scampo. E a quel punto tu, essere prolisso, non potrai far altro che dire: “siete voi gli esperti, mi fido!”. Esattamente come direste a un chirurgo cardiovascolare.

 

04. La bestemmia

Non avrai altro dio all’infuori della cazzuola. Gli stolti e gli ingenui pregano figure superiori, i pragmatici e gli studiosi sanno che non c’è nulla che possa fare qualcosa, se non le proprie mani. Inutile sperare che una macchia di umidità sparisca da sola: non è dio a cancellarla, ma l’esperta mano del sacerdote del dio malta (no, questa non è una bestemmia). Realismo e concretezza, perché quando sei all’opera non puoi permetterti di distrarti con favolette vecchie di migliaia di anni. Esattamente come un chirurugo cardiovascolare in sala operatoria.

 

05. La divisa

È la prova finale. Quella che dimostra senza alcuna possibilità di smentita che questa non è una teoria campata per aria, ma una vera verità. I muratori e soprattutto gli imbianchini hanno scelto per necessità una divisa bianca, per prepararsi alla vernice che inevitabilmente li avrebbe macchiati. I medici, però, avrebbero potuto scegliere qualsiasi altro colore: da un austerissimo nero a rosa glitterato e cangiante. Invece hanno scelto il bianco. Il motivo è evidente: rispetto. Rispetto e riconoscimento reciproco. Perché i muratori e i medici sono la stessa cosa.

Marco Villa

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Marco Villa
Tags: medicina

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