Sebbene siamo abituati a vedere questi attori decisamente meno vestiti di così, oggi vogliamo parlare del modo in cui si conciavano i protagonisti dei porno nell’età dell’oro che va dalla fine degli anni ’70 alla fine degli ’80. Epoca di film con la trama, di accoppiamenti incontrollati, di maschi coi baffi e femmine con le pettinature impossibili, che andremo a guardare nel dettaglio qui sotto:
[foto via flashbak.com]
Lui e la sua faccia da serial killer che salutava sempre con la sciarpa del Genoa sta aiutando una signora ad indossare il cappotto formato da multistrato cammello / ghepardo, per evidenziarne la figura signorilità. Pettinatura in stile giovane Thatcher, guardata a vista da quella che sembra una lontana parente di Kirsten Dunst dopo i saldi da OVS.
Questi hipster degli anni 80 sembra che abbiano 40 anni, invece sono poco più che adolescenti. Sarà per l’eterna accoppiata baffo / mullet che in combo con il cardigan fatto di pesanti tende da salotto vittoriano conferiscono allo stallone a 90 un aspetto vetusto. Anche le due ragazze, vestite alla moda dei film tipo “Un compleanno da ricordare” sono niente male. Vorrei soffermami sul chiodo della signorina alla sinistra, addobbato alla maniera dei Savoia.
La tuta braccio sì / braccio no con la cinturino in vita era un must degli 80s, specialmente per fare aerobica dopo aver bevuto ettolitri di champagnino con la tua amica vestita di pizzi e recante un completo di pelle del divano.
Gli sguardi tuttosesso di questi poveracci sono superati in disagio solo dai pinocchietti di raso setoso della gestante nel mezzo.
Gli Abba, quando cercavano la situazione perversa insieme a Dan Aykroyd pre Ghostbusters. Invidia suprema per la camicia del tipo nel mezzo con scollo scrotale.
“Dio buono Carla, ma la tovaglia da picnic ti avevo detto di portarla a parte.”
“Il signorino desidera qualcosa?”
“Tracotanza.”
Poi boh, davvero calzini di spugna sul completo?
Il vestitino-carta-da-parati della giovane consorella che si bulla accanto ad un forcone è battuto solo dall’indifferenza con la quale la guarda Malgioglio.
Vuoi essere sicuro di chiudere la serata col botto? Presentati col mullet e la giacca da ventriloquo al portone di una prostituta con la ritenzione idrica alle gambe.
La simbologia dei due filoni di pane mi è del tutto ignota, in compenso però è sempre bello vedere un padre che dona la propria figlia ad un aguzzino col castoro incollato sulla nuca. Detto questo, le scarpe di lei.
Il re del narcotraffico nel giorno del matrimonio, celebrato in un comodo ufficio del catasto.
Il furbetto del quartierino con due ragazze per bene, una delle quali ha dimenticato di vestirsi.
Ah famosa lei. Trattasi di Maronna, la cugina della Ciccone, mentre registra il primo demo vestita da carro di Viareggio, davanti ad un fonico sudato e ad un pianista che le guarda fisso la patata.
Benedetta timidezza, che ti fa indossare i calzini bianchi con le ciabatte da piscina di peluche.
“Goran, io la Rocchetta la apro così. Però prima fammi dire una cosa: bei pantaloni davvero.”