L’antisismica nell’ambito dei prefabbricati industriali in calcestruzzo è una disciplina fondamentale per prevenire le conseguenze legate allo scatenarsi dei terremoti sui capannoni.
Un nuovo modo di osservare le strutture, scaturito dalle innovazioni introdotte, in ambito progettuale, dalle nuove normative in tema di antisismica, che nel 2008 hanno dato per la prima volta rilevanza al tema del miglioramento sismico dei capannoni esistenti, stimolando la nascita di interventi e tecnologie di ultima generazione.
Lo scopo è preservare i capannoni edificati prima di suddette norme dalle conseguenze di un evento sismico, il quale, oltre a causare danni materiali e a pregiudicare la fase produttiva, potrebbe compromettere l’incolumità delle persone.
La tecnologia e l’innovazione al servizio dell’antisismica su capannoni industriali
Le più attuali tecnologie impiegate nel miglioramento sismico dei capannoni derivano spesso da una ricerca basata su prove numeriche, sperimentazioni, test di laboratorio, osservazioni e prototipazioni. Soluzioni sorprendenti la cui efficacia è garantita da aziende operanti nel settore dell’antisismica, che eseguono interventi di miglioramento e adeguamento ad hoc, puntando prevalentemente su tecnologie di ultima generazione.
È il caso di Seriana S.p.A. – Seismic Reinforcements, la realtà italiana specializzata nel retrofit antisismico industriale, che si occupa di eliminare le vulnerabilità riscontrabili nei capannoni prefabbricati di vecchia generazione.
Tutte le soluzioni, progettate su misura di ogni singolo edificio dal team ingegneristico interno, sono strutturate attraverso software all’avanguardia, ma soprattutto alla luce di tecnologie basate su innovazione e sicurezza: i pilastri di Seriana Seismic Reinforcements nel miglioramento antisismico industriale.
Antisismica per capannoni: le soluzioni innovative contro le azioni del terremoto
Una delle applicazioni considerate di ultima generazione nel miglioramento strutturale di capannoni in calcestruzzo prefabbricati è la verifica delle connessioni attraverso software FEM. Questo approccio, che consente di analizzare in modo puntuale gli stati tensionali e le deformazioni agenti, offre l’opportunità di dimensionare i sistemi di vincolo sulla base delle azioni sollecitanti, per adeguarli agli standard di sicurezza previsti dalle attuali normative.
L’impiego di innovative tecniche di progettazione e installazione assicurano inoltre interventi dal minimo ingombro, che preservano perfettamente gli impianti esistenti così come gli spazi e il layout del capannone. Inoltre, grazie agli ultimi ritrovati della progettazione 3D, è sempre possibile avere una visione preventiva dell’intervento da realizzare, per valutarne il design, l’aspetto e la collocazione rispetto agli altri elementi della struttura.
Naturalmente l’antisismica consente di intervenire su tutte le parti del capannone potenzialmente soggette a vulnerabilità, come per esempio i pannelli di tamponamento: difatti, con l’introduzione delle NTC 2008 e il successivo aggiornamento con le NTC 2018, si è posta l’attenzione anche su elementi non strutturali precedentemente non interessati da criteri di progettazione antisismica, facendo luce su tutte le loro fragilità di fronte agli effetti di uno scuotimento sismico.
Per prevenire il ribaltamento che in genere interessa le tamponature durante un terremoto, oggi è possibile valutare la situazione esistente e migliorarla sismicamente tramite l’inserimento di appositi vincoli, che ancorano i panelli agli elementi strutturali principali, ma favorendone lo scorrimento nel loro piano.
Le innovazioni nel settore dell’antisismica hanno permesso inoltre di migliorare la risposta sismica dei pilastri, aree della struttura che, in caso di sisma, sono particolarmente soggette all’azione delle rotture a taglio. Questa criticità, dovuta in parte al contatto con le tamponature, in parte a caratteristiche di progettazione non adeguate a supportare l’azione derivante dai terremoti, oggi viene arginata efficacemente intervenendo con innovative soluzioni di rinforzo, che prevedono l’applicazione di incamiciature in acciaio o in cemento armato, per incrementare la resistenza della sezione.
In aggiunta, grazie a una vasta gamma di sistemi di ultima generazione, installabili senza alcuna interruzione per il ciclo produttivo, oggi è possibile intervenire anche sulle connessioni tra elementi primari e secondari, sulle connessioni esterne e sulle coperture. Naturalmente di tratta di procedure innovative che evitano i disagi e il sollevamento di polveri nell’ambiente, assicurando al capannone un’efficace riduzione della vulnerabilità o un adeguamento alla normativa esistente.