È di pochi giorni fa la notizia che il responsabile CIA presso l’ambasciata USA di Berlino è stato espulso dal Paese. Si tratta dell’ultimo atto di un confronto duro, ma i motivi sono da ricercare a monte dello scandalo NSA, che ha svelato il gigantesco sistema di controllo attuato dai servizi statunitensi ai danni di paesi considerati pericolosi e non solo.
Tutta la questione sta in quel “non solo”, perché tra i soggetti sottoposti a controllo c’erano comuni cittadini e anche esponenti politici di paesi alleati. Proprio su questo punto si è concentrata la cancelliera Angela Merkel, che ha definito “uno spreco di energie” la scelta di spiare un alleato, sottolineando come sia il segnale di una netta differenza di vedute rispetto alla politica tedesca in fatto di intelligence.
A livello politico il confronto andrà avanti a lungo, ma nel frattempo è necessario trovare un modo per evitare che vengano controllati e intercettati messaggi che potrebbero contenere informazioni importanti per la sicurezza nazionale.
Per superare questo stallo, sta circolando tra i politici tedeschi la tentazione di rinunciare a uno strumento che da anni fa parte delle abitudini quotidiane delle persone di tutto il mondo: l’e-mail. L’e-mail sarebbe doppiamente pericolosa: perché facile da intercettare, ma anche perché serve un dispositivo connesso a internet per mandarla, con il rischio che il computer o lo smartphone in questione possa essere a sua volta controllato.
Ecco allora la grande idea: tornare alla macchina per scrivere. Come riportato dal Guardian, l’idea sta circolando in Germania e lo scorso anno era stata accarezzata anche in Russia, sempre per timore di intercettazioni.
James Bond è sempre dotato di aggeggi da fantascienza, le vere spie del XXI secolo dovranno rinunciare a tutta la moderna tecnologia?