Immaginiamo un non lettore che non sa nulla di libri, ma che ha avuto in regalo un buono da cento euro alla Feltrinelli. Il povero tapino entra nel centro commerciale e si guarda intorno, smarrito. Come farà a scegliere tra le migliaia di titoli sugli scaffali? Quali aspetti privilegerà per non sprecare il prezioso buono in libri orribili? Senza conoscere autori, classifiche e mode del momento dovrà per forza attenersi a due aspetti fondamentali: il titolo e la copertina.
Qui a DailyBest abbiamo deciso di dargli una mano, selezionando per lui i libri con titolo e copertina abbastanza particolari da incontrare i suoi gusti malati.
La copertina è effettivamente bella ed eloquente, alcuni gentiluomini mostrano didascalicamente la procedura di estrazione. All’interno il nostro non lettore potrà trovare ragionamenti teorici sulla legittimità della pratica e tantissimi disegni, tavole e specchietti illustrativi per eliminare le scorie in eccesso senza danneggiare le cavità.
Dopo le dita nel naso, sembra naturale passare a un altro tipo di espulsione, così ben ritratta nella copertina di questo libro e così ben suggerita dal nom de plume dell’autore. Il non lettore si commuove ricordandosi i nomi delle vecchie figurine degli Sgorbions e, allo stesso tempo, è soddisfatto dagli importanti consigli illustrati nel libro. Ma se proprio si stancasse di aspettare sulla tazza?
Be’, in quel caso potrebbe essergli utile questo pratico manuale che divulga al mondo il metodo Ruffini per curarsi con la candeggina. Pensate, oltre cento malattie con meno di un euro (prezzo di copertina escluso). Non bisogna esagerare, però, altrimenti…
Ecco. In un mondo ossessionato dalla sopravvivenza a tutti i costi, a volte è meglio sedersi, anche sulla tazza, guardare il muro o l’orizzonte e, semplicemente, aspettare la morte. Il miglior pregio di questo libro probabilmente è la sua capacità di ricordarci in ogni momento, facendo capolino dallo scaffale sopra al letto, che LA MORTE ARRIVA E NON C’E’ NIENTE DA FARE. Tanto vale sedersi sotto l’albero con le foglie rosse di Game of Thrones e lasciarsi dolcemente cadere nel crepaccio. Ma non siate tristi!
Invece di porre fine alla sua vita, l’attento non lettore, ormai intristito dai titoli scorsi fino ad ora, si imbatte in questo strano volumetto il cui sillogismo sembra scricchiolante. L’autrice era normale, anche se segretamente infelice, e poi l’Africa. Non ci è dato sapere che cosa sia successo in Africa, nessuno è mai riuscito ad arrivare in fondo.
È facilissimo invece arrivare in fondo a questo volumetto che racconta di un bambino capace di modellare i suoi escrementi a forma di utilitarie, mantenendo tuttavia un ventre ancora abbastanza gonfio per produrre modellini in scala di aerei, elicotteri e petroliere.
Qui la fede politica del nostro non lettore ha un picco di gioia: una mano bianca e una mano nera si stringono in un segno di fratellanza, probabilmente per festeggiare il fatto che il duce ha sbattuto il mignolino del piede nello spigolo del tavolo e adesso, con le lacrime agli occhi, sta ordinando l’invasione dell’Eritrea, paese produttore del tavolo cattivo.
Non c’è niente di meglio di una ragazza triste che guarda in basso e di una incazzata che guarda male il non lettore per veicolare il messaggio di questo libro, una tautologia bella ma anche crudele. Anche le due modelle in copertina saranno innamorate dell’amore? Forse è l’amore che non è più innamorato di loro.
Ragazze della copertina del libro di prima, non crucciatevi, c’è chi sta peggio di voi: i sindaci. In un vano tentativo di replicare il successo de La solitudine dei numeri primi, questo saggio politico esplora la terribile condizione dei primi cittadini soli nei loro uffici megagalattici, e spesso inutili, soli con il loro stipendio esagerato e soli nel delegare le decisioni importanti a qualcun altro a cui poi dare la colpa.
Ilario Favero è una persona modesta, con opinioni sommesse e molto mainstream. Con questo volume, però, si è voluto mettere alla prova, cercando di dimostrare come una storia allucinata di due persone nude, un serpente parlante e delle mele proibite sia, in realtà, un’allegoria e non una cosa che è successa davvero. Buona fortuna.
E buona fortuna anche al simpaticissimo Roberto Gallaccio che, stanco della Bibbia normale, ha deciso di scrivere la sua Bibbia personale, un modo più altisonante per titolare la propria autobiografia, condita da quel romanesco “er” per far capire che lui è uno di noi.
A questo punto, il non lettore è molto confuso. Sì, immaginava che i libri fossero noiosi, ma non queste puttanate. Al colmo d’ira, si trova a esclamare “porca puttana!” ed ecco lo zelante commesso della Feltrinelli che gli porta l’omonimo volume, un pratico manuale dell’allegra battona. E, qui, il non lettore inizia a interessarsi.
Attenzione, però. La battona sarà anche allegra ma bisogna guardarsi le spalle e evitare tutte le maschere tradizionali del carnevale, perché Pulcinella ti vuole morto.
Ma niente paura, Pulcinella non potrà farti del male se Roby Nud si trova nei paraggi. Roby Nud è (davvero) un supereroe che, tranne nella copertina, gira nudo e si rovina tutti i piedi camminando su calcinacci e macerie. Ma perché Roby Nud vive in una città tipo quelle di Ken Shiro dopo il disastro atomico?
Semplice, perché Enrico Masala ha passato vent’anni in cantiere e l’insegnamento più prezioso che ha ricavato è: sbagliando s’impara. Quante case crollate, quanti ponti inabissati per innocenti errori strutturali. Ma niente paura, in fondo facciamo i muratori e gli ingegneri edili proprio per imparare dai nostri errori.
Il non lettore, ormai stanco di tutto, decide di virare sulla non fiction e trova questo interessantissimo manuale di un uomo prepotente e stanco di vivere senza contabilità. Ma siamo quasi alla fine.
Dopo un pomeriggio passato in libreria, il non lettore ha bisogno di evasione, di una storia d’amore semplice ed ecco arrivare in soccorso Gianna Eterno, con una storia di piloti e cardiologi che gli farà finalmente fare pace con il mondo della carta stampata.