Le pettinature tradizionali di 100 anni fa in Ruanda sono eccezionali

L’amasunzu è l’acconciatura tradizionale del Ruanda che ricorda quella dei film di fantascienza

Nel 1920 in Ruanda, le acconciature tradizionali erano qualcosa di mai visto. Al tempo, nello stato dell’Africa centrale, la capigliatura rappresentava i vari stati della vita di donne e uomini che abitavano quella terra.

 

I guerrieri di inizio Novecento si acconciavano i capelli come vedete nelle foto per mostrare a tutti il proprio coraggio e la propria forza. Le ragazze che acconciavano la testa con quel taglio, mostravano a tutti la propria verginità e il proprio stato nubile. Dopo il matrimonio avrebbero potuto farsi allungare i capelli come volevano.

 

Il taglio in questione si chiama Amasunzu ed esiste in circa 30 varianti ma tutta hanno un minimo comune denominatore: la testa rasata ai lati e sul capo, lasciando nel mezzo i capelli, poi pettinare tutto all’insù, in modo da creare una scultura in testa che ricorda i film di fantascienza degli anni ’70 oppure i Klingon, la specie extraterrestre dell’universo di Star Trek.

 

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Era uno stile elegante e favoriva l’igiene. Tanto più l’acconciatura era elaborata e tendeva all’alto, quanto più la classe sociale dell’individuo che la portava era alta. I nobili, i ricchi e i leader potenti erano soliti portare questo taglio.

Ancora oggi, i giovani dei Ruanda portano avanti la tradizione tagliandosi così i capelli, per riflettere il proprio attaccamento alla cultura del paese, spesso abbinando l’acconciatura con l’abbigliamento tipico del luogo.

 

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Ci sono addirittura delle competizioni in cui viene eletta la migliore versione dell’amasunzu e i ragazzini del Ruanda non vedono letteralmente l’ora di avere diritto all’acconciatura tradizionale.

Da parte nostra, oltre allo stupore per queste acconciature spettacolari c’è anche la consapevolezza che qualunque capigliatura particolare, estrema e sopra le righe siamo soliti adottare, di solito ha un’origine tutta da scoprire e parla di popoli che probabilmente dovremmo conoscere meglio.

 

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