Avete presente le etichette o i fogli contenenti le istruzioni e le avvertenze di ogni prodotto? Bene, ce ne sono alcuni che davvero fanno ridere, messaggi deliranti, ovvi, psichedelici, surreali, lasciati da qualche lavoratore annoiato (o genio incompreso).
Una volta erano il must della lettura in bagno, prima dell’avvento dello smartphone, quindi qualcuno deve aver pensato di dare qualcosa da leggere ai clienti.
Quelli che ti dicono di lavare le cose quando sono sporche e che si meritano la dicitura G.a.C (siamo sicuri sappiate di cosa stiamo parlando), quelli invece che danno consigli non richiesti, oppure fanno similitudini azzardate. Dei campioni della comunicazione, che andiamo a condividere per il vostro godimento:
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“Non fare il coglione coi nostri prodotti.”
Tazza: “Per un migliore utilizzo, usa l’altra parte.”
“Non so nemmeno io cosa significhi.”
Bagno schiuma: “Se non sai come usarlo, ti consigliamo di trovare qualcuno che ti piace e di invitarlo a fare la doccia con te, per dimostrarti come si fa.”
“Lavalo quando è sporco.”
Istruzioni: “Buona fortuna.”
Gel: “Applicalo ai capelli bagnati, massaggia la cute e i capelli. Sentiti libero di cantare qualche orribile pezzo degli anni ’80 che senti quando nessuno ti vede.”
“Dopo la doccia applica generosamente su ogni tipo di pelle che evochi il ricordo dell’iguana che tuo cugino Danny aveva in seconda superiore.”
“Tieni il culo in forma.”
“Non è mai così caldo da farti togliere la maglietta. Non essere quel tipo di ragazzo.”
“Gli uomini non hanno bisogno di direzioni.”
“Se sovrappeso, dimagrisci.”
“Fai i nacho (opzionale, ma raccomandato).”
“Dallo a tua madre, lei sa come si fa.”
“Inserire una capsula per vagina.”
“Rimuovi dal forno e… oh ma stai sempre a leggere? Mangia, su!”
<3