Informazione, arte, tecnologia, sogni, web, musica, futuro, cinema, geek, follia: vieni a scoprire cosa hanno in comune nel nostro remix quotidiano di notizie.
Zune era un device portatile di Microsoft in grado di riprodurre musica e video: praticamente l’iPod di Bill Gates. Fallimento.
Il Twitter Peek è stato un device che permetteva agli utenti di scrivere tweet. Basta. Nient’altro. Chissà perché non ha funzionato…
Non è difficile capire perché le lasagne Colgate siano state un fallimento. Perché qualcuno dovrebbe mangiare il cibo di un’azienda che fa esclusivamente dentifrici? Eek.
Il Nokia N-Gage ci ha provato a essere un telefonino/sala giochi portatile, ma non è piaciuto proprio a tutti.
L’Apple Newton è un precursore dell’iPhone e dei palmari. Come prodotto non era male, ma l’estetica non era in linea con la Apple di Steve Jobs e fu un insuccesso clamoroso. In più il riconoscimento della calligrafia non funzionava affatto.
La coke 2 o New Coke è stato un tentativo fallimentare di riformulare la ricetta della Coca Cola originale per fare un sequel tipico degli anni ’80.
L’Eau de toilette di Harley Davidson probabilmente era destinata all’uomo che non deve chiedere mai, ma quell’uomo lì non l’ha mai chiesta.
Questa fotocamera digitale di Kodak non è stata esattamente un successo.
Il tablet più piccolo del mondo di Amazon non ha mai sfondato, forse perché è simile a un telefonino ma non telefona.
Il Betamax di Sony sembrava dovesse essere il videoregistratore definitivo, e invece il VHS sembra proprio abbia vinto.
Questa maschera ringiovanente non sembra esattamente una tortura medievale?
Ah Blockbuster. Non si può definire un vero fallimento, ma sembrava potesse durare per sempre e invece ha fatto una fine tremenda.
Oggi potrebbe anche valere qualcosa, specialmente per i suoi sostenitori, ma il gioco da tavolo di Donald Trump, quando è uscito è stato schifato da tutti.
I Google Glass, quelli con cui saremmo diventati tutti una specie di Neo di Matrix, sono finiti nel dimenticatoio.
Questa è tosta: in che senso una penna Bic solo per le femmine?
A volte stenti a credere al motivo per cui un’azienda si metta a produrre le doppie bacchette per suonare la batteria.
La nostalgia è sempre canaglia. Vi ricordate quando andavamo in giro ascoltando musica dal nostro Zune, sorseggiando New Coke e guardando il mondo con i Google Glass? Ogni tanto una visita a Twitter con il Peek e una partita con il Nokia N-Gage, poi via di corsa a mangiare le lasagne Colgate. Come dite, non vi ricordate?
Il perché è presto detto, questo passato non è mai esistito, è uno dei tanti mondi nel multiverso del fallimento commerciale, del fiasco storico di prodotti che non hanno mai avuto veramente mercato. Finalmente però, anche loro oggi godono di una retromania di ritorno, grazie a Samuel West che ha aperto il 7 maggio a Helsinborg, in Svezia, il Museo dei Fallimenti.
Più di 60 prodotti di noti marchi, raccolti sotto la bandiera del più totale fiasco commerciale. Per riderci sopra sì, ma anche per riflettere sugli errori di costruzione e promozione, sulle idee che non avrebbero mai dovuto diventare oggetti e sul fatto che senza fallimento non esiste innovazione.