È uscito oggi dalle linee di produzione di Solihull, Regno Unito, l’ultimo Land Rover Defender. Per molti era rimasto semplicemente “il Land Rover” – il nome Defender arrivò nel 1990 – mentre per chi ne aveva uno, era solo “il Land”, e basta. Spartano, indistruttibile, rimasto più o meno identico per 68 anni, era praticamente un fossile vivente, un celacanto automobilistico 4×4, da oggi purtroppo non c’è più.
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Il gruppo Jaguar / Land Rover dice che entro il 2018 arriverà un sostituto degno: sarà, ma per chi ha amato il vero Defender, oggi è un giorno triste. Lo si poteva usare per tutto, andava dappertutto, non si rompeva (quasi) mai. In compenso era rumoroso, lentissimo, con una ripresa – se dovevi fare un sorpasso – frizzante come un’anestesia locale. I primi modelli e le prime serie, erano di una semplicità di manutenzione disarmante, impensabile se confrontata con quella delle auto di oggi.
In generale tutti i vecchi Land avevano bisogno di poca manutenzione, ma quando c’era bisogno per molte cose ci si arrangiava anche senza meccanico. Dal solo stabilimento di Solihull sono uscite 2.016.933 unità, che prima di diventare – un fenomeno degli ultimi vent’anni, forse meno ancora – veicoli un po’ fighetti e che al massimo salgono sul marciapiede, hanno solcato oceani di fango in tutto il mondo.
Iconico quanto l’Union Jack, a bordo del Defender sono saliti – anche da proprietari – da Fidel Castro alla Regina Elisabetta, da Lara Croft in Tomb Raider a Bill Murray, passando per Sean Connery, Paul McCartney, Robin Williams… e chissà quanti altri. Una leggenda dell’automobile che oggi ci ha salutato per sempre.