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L’âge d’or della Francia

Dal 1998 ad oggi nessuna Nazionale di calcio ha raggiunto la finale dei Mondiali quanto la Francia.

Mbappé, il fuoriclasse principale della Francia a questi Mondiali

Molto probabilmente in molti se lo sono scordato ma la storia degli incredibili risultati, e successi, conseguita dalla Nazionale di Calcio della Francia risalgano, grosso modo, ad un’oscura amichevole contro la Repubblica Ceca. Dopo i Mondiali di Italia ’90 e Usa ’94 saltati, a seguito dei fasti targati Platini degli anni Ottanta, la situazione del calcio francese viveva una specie di dicotomia. Da un lato, grazie all’Olympique Marsiglia per la prima volta una squadra francese trionfava in Champions League, con Papin Pallone d’Oro, ma, appunto, dall’altra parte la Nazionale Maggiore faceva fatica, se non proprio perdeva acqua da tutte le parti. Eppure, quell’amichevole del ’94 ha sancito la rinascita e la, scusate il gioco di parole, nascita dell’âge d’or francese. La rimonta, a firma di Zinedine Zidane, contro i cechi ha dato il là, alla vittoria del Mondiale 1998, la vittoria dell’Europeo del 2000, la finale del Mondiale 2006, la finale dell’Europeo 2016 e la vittoria del Mondiale 2018. Mai nessuno come lei in questi anni.

 

La vittoria in semifinale contro il sorprendente e eroico Marocco ha sancito una nuova finale per la Francia, quella dei mondiali di Qatar 2022 contro l’Argentina. Al netto di come andrà, quella che comunque sembra già fin d’oggi una partita stimolante (Messi contro Mbappé, basterebbe questo), occorre sottolineare la grandezza, a tutto tondo del movimento calcistico francese. Non tanto quello di club che, in fondo, viene rappresentato quasi nella sua totalità da un club a dir poco “particolare” come il PSg, specie per la sua proprietà e per la sua incredibile potenza economica. Mi sto invece riferendo al numero, veramente impressionante, di calciatori francesi che hanno fatto e stanno facendo le fortune di mezzo europa.

La Francia era già ai nastri di partenza una delle favorite dei Mondiali in Qatar

Al netto, infatti, dei fasti, luminosi ma sporadici di grandi calciatori del passato, i francesi, oggi, sono ovunque e, mediamente, sono fortissimi. A partire da Zidane, passando per Trezeguet, Thuram e Henry è dalla metà degli anni ’90 che il calcio parla anche e soprattutto francese. E oggi, con Griezmann, Varane, Theo Hernandez e Tchouaméni  parla ancora la lingua di Baudelaire. Certo, in quasi vent’anni di questa novella âge d’or sono stati tanti i tonfi, come i disastrosi Mondiali del 2002 o l’Europeo del 2021 ma i risultati conseguiti sono pazzeschi. Va detto, comunque, che anche l’Argentina di Messi, negli ultimi quindici anni, è stata una presenza fissa delle finali delle competizioni internazionali, con numerose finali (spesso perse, l’ultima vinta) di Copa América (dove è in testa alla classifica di trionfi assieme all’Uruguay) e l’epilogo del Mondiale 2014, culminato con la sconfitta all’ultimo giro di boa contro la Germania.

La carica e la gioia della Francia dopo il primo gol al Marocco

Insomma, considerando il siglo, anzi decennio, d’oro della Spagna, campione del Mondo nel 2010 e bicampione d’Europa nel 2008 e 2012, Argentina e, soprattutto, Francia, hanno dominato il calcio mondiale. La finale del ’22 è la logica conseguenza di un periodo florido per queste due nazionali che potrebbe diventare, sul serio, luccicante in caso di vittoria dell’una o dell’altra squadra. Les Bleus o Selección  Albiceleste?

 

Mattia Nesto

Fa che la morte mia, Signor, la sia comò 'l score de un fiume in t'el mar grando

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