Society
di Elisabetta Limone 21 Gennaio 2020

Il mercato del lusso, un settore che non conosce crisi, anche in Italia

La crisi economica attanaglia tutto il globo, Italia compresa, da oltre un decennio. Alcuni mercati però, sembrano non essere minimamente interessati da questa contrazione quasi senza precedenti. Tra questi troviamo sicuramente quello del lusso. Per comprendere meglio la situazione, nel solo anno 2017 questa industria è stata in grado di generare da sola 1.200 miliardi di euro nel mondo, con moltissimi posti di lavoro creati. Vediamo insieme quali sono i fattori che sostengono questo solido mercato sempre più promettente.

Mercato del lusso: 3 pilastri a sostenerlo

Come anticipato, il mercato del lusso non è nemmeno minimamente toccato dalla grande crisi dell’ultimo decennio. I motivi di questa crescita inarrestabile, sono da ricercarsi in 3 fattori molto precisi, ovvero i Millenials, il turismo e il web.

  • Millenials. Circa l’80% del fatturato globale dell’anno 2017 del mercato del lusso, è stato determinato proprio dalla generazione Millenials. Stiamo parlando dei nati al termine del XX secolo, definiti anche generazione Y. Ricordiamo che chi ne fa parte, di fatto non conosce com’era il mondo prima dell’avvento di internet. La Gen Y è composta da consumatori con abitudini differenti rispetto ai loro genitori. Questi ragazzi non sono alla ricerca di un semplice prodotto, o di uno status symbol come accadeva in passato, bensì di un brand che possa ispirare fiducia e trasparenza. Alle spalle del prodotto di lusso c’è sempre un’idea di condivisione: questa la filosofia dei Millenials.
  • Turismo. Una rilevante fonte di ricavo per il settore del lusso, proviene dal turismo, ma soprattutto da quelle moltissime spese effettuate nelle aree tax Free degli aeroporti durante i viaggi. Entrando nel dettaglio di quella che è la situazione italiana, il 28% dei fatturati provenienti da tali aeroporti, è stato prodotto dai cinesi. A seguire americani e russi. Il nostro paese gode di una popolarità immensa nel mondo per i brand del lusso, e il Made in Italy è probabilmente l’unico settore che non conosce confini.
  • Web. Di fatto non esiste aspetto della nostra vita che il web non sia stato in grado di modificare, in alcuni casi rivoluzionare del tutto. Uno di questi cambiamenti epocali è inerente appunto al mondo del lusso. La maggior parte dei brand più noti di questo settore infatti, è attivamente presente su ogni social network possibile, Facebook e Instagram in cima alla lista, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Del fatturato totale dell’anno 2017, una cospicua fetta proviene appunto dai canali online, con un inevitabile crescita anche dell’indotto, ovvero degli investimenti pubblicitari.

Il lusso italiano

Volendo analizzare più nel dettaglio quella che è la situazione italiana, il mercato del lusso può essere considerato come uno dei motivi di orgoglio a livello internazionale. Nella top 100 dei brand più noti al mondo, ben 29 sono italiani, quasi uno su tre. Che si tratti di scarpe, di vestiti, di borse o di orologi Maserati di classe, il Made in Italy fa sempre parlare di sé, in ogni settore merceologico possibile.

Ovviamente i numeri citati si riflettono anche sulla situazione lavorativa italiana, rendendo il mercato del lusso un punto cardine dell’occupazione. Nonostante la dimensione famigliare di alcuni noti brand infatti, il settore è sostenuto da quasi 70.000 imprese, occupando la notevole cifra di oltre 600.000 persone.

Nel panorama mondiale, c’è però molto fermento, e l’Italia non deve assolutamente sedere sugli allori. In particolar modo l’Asia sta crescendo in maniera vertiginosa più di altri paesi nel mercato del lusso, e prendendo in considerazione i 100 brand più noti già citati, 20 sono proprio di origine asiatica, con una maggioranza proveniente dalla Repubblica cinese. Il pericolo è che questa parte del mondo possa cominciare a camminare da sola, sottraendo fatturati al Made in Italy, con conseguenze che potrebbero rivelarsi disastrose per l’economia.

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