Sono solito andare allo stadio da quando avevo più o meno cinque anni . Il calcio è una passione indissolubile, quasi una religione come per molti altri italiani. C’è qualcosa di unico nell’esplosione di gioia che arriva subito dopo un goal, quando uno dei giocatori che sudano nella casacca della tua squadra spacca a metà la porta avversaria. Comincia allora un tumulto indescrivibile di emozioni differenti.
Chissà allora cosa avrà provato questo supporter del Southampton, squadra neo promossa in Premier League, quando al suo brusco risveglio ha visto il proprio team in vantaggio per 2 a 1 su quei mostri sacri del Manchestere United.
Una sveglia di certo bellissima rovinata però dalla giornata di grazia di Robin Van Persie, che nei minuti finali del match ha deciso di far vedere come mai Sir Alex abbia voluto spendere tante sterle per strapparlo agli odiati cugini del City; due reti dell’olandese nei cinque minuti finali, risultato capovolto ed il povero tifoso dei Saints costretto a tornare a casa mestamente.
Rimane comunque l’assoluta simpatia dell’esilarante momento in cui l’omone, magari con in corpo qualche pinta di troppo bevuta al pub nel pre match, sobbalza all’urlo coeso di tutto lo stadio dopo la rete del parziale vantaggio casalingo.
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