Se pensate all’immagine suprema di bellezza e sensualità nel mondo contemporaneo probabilmente vi verranno in mente le stangone con le ali che sfilano per Victoria’s Secret. Ma le splendide modelle con indosso intimo talmente sexy da far partire embolie istantanee sono tutt’altro che storia recente. La Victoria’s Secret nasce infatti nel 1977 e all’inizio della sua attività veniva pubblicizzata attraverso i cataloghi. Proprio così, i cataloghi come il Postalmarket, iconico feticcio cartaceo sul quale i giovani adulti di un tempo usavano esplorare l’entusiasmante mondo della masturbazione.
A testimonianza imperitura della divergenza tra i canoni estetici di oggi e l’ideale di strafiga vintage c’è una interessantissima serie di foto tratte dal catalogo di Victoria’s Secret del 1979. Che il viaggio indietro nel tempo abbia inizio.
FONTE | ufunk.net
Una menzione speciale va subito all’arredamento. Minimal? Glamour? No, ma le quattro diverse fantasie di tappeto, tende e carta da parati crea un mix incredibile.
Ricordiamoci che siamo sul finire degli anni ’70: cofana rules.
Alla Victoria’s Secret piaceva un sacco l’idea di strutturare le foto su schema piramidale. Oppure era semplicemente un modo per attirare l’attenzione tramite suggerita threesome lesbo.
Passino le cofane, passino le pose imbarazzanti, ma un designer d’interni non se lo potevano proprio permettere?
Attenzione, questa foto contiene colori abbinati a caso, prima della visione consultare un medico.
Un tripudio di camice da notte, di quelle belle che vostra nonna teneva in fondo al cassetto della biancheria buona.
Nel catalogo c’erano anche gli inserti tematici ovviamente. Qui abbiamo lo speciale vecchio West e un’imperdibile offerta sull’intimo contenitivo.
Le modelle ammiccano, ma siamo ben lontani dalla quantità di pelle che si vede sulle passerelle della Victoria’s Secret di oggi.
Boccoli, rosa e pizzo. Sempre con mobili orribili sullo sfondo, ci mancherebbe.
Struttura piramidale, di nuovo.
Pigiama party ambiguo. Siamo sicuri che fosse un catalogo?
Ah beh, come la posa con braccio sopra la testa non ce n’è. Un classico. L’altra c’è rimasta un po’ male però.
Siamo sui toni del celeste per le due ragazze a cui spetta il turno condominiale di pulire le scale.
C’è anche tempo per la lettura in questo salotto degli orrori ricolmo di donne svestite.
Il total white fa sempre il suo lavoro.
Anche per le illibate spose che attendono con ardore il primo congresso carnale tra pizzi e vestaglioni.
Dalle spose candide alle orge con i cani il passo è però piuttosto breve.
Non so voi, ma ora ho una voglia irrefrenabile di avere quelle ciabattine con il pelo.
La fantasia di quel tappeto popolerà i vostri sogni più oscuri stanotte.
Eccole, le ciabattine adorabili. Le facevano anche in rosa, chissà se sono ancora in tempo per ordinarle…
In chiusura abbiamo una coppia di giovani protagoniste di quadri preraffaelliti, altro che modelle con le ali.