Society
di Simone Stefanini 1 Ottobre 2014

Vi presentiamo una delle piaghe della modernità: il cacciatore di autografi

Il cacciatore di autografi, collezionista di cimeli, non è un fan normale. Per lui il concerto, la conferenza o quel che è, potrebbe anche non avvenire, perchè questo abietto ed amorale personaggio altro non fa che attenderne la fine. Ogni momento in cui l’artista è sul palco, è tempo in cui lui non può avvicinare l’idolo. Egli conosce ogni tipo di tecnica paramilitare per sorprendere il malcapitato vip in modo che quest’ultimo, visibilmente provato, debba concedergli l’autografo, la foto insieme, la stretta di mano documentata, una spallina della giacca e un set di gadget esclusivi commemorativi dell’evento.

Esistono vari tipi di cacciatori di autografi e sono tutti svitati:

IL NERD (quello vero)

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In questi ultimi anni siamo soliti utilizzare questo appellativo per indicare giovani attraenti con ciuffo ed occhiali alla Buddy Holly. No, porca miseria. Quelli sono persone normali che seguono la moda per arrivare alla seconda base con le tipe, nei club alla milanese di tutta Italia. Il nerd, quello vero, è BRUTTO. Altrimenti, mi spieghi per quale cazzo di motivo durante l’adolescenza avrebbe giocato a cartine Magic, a D&D, a WoW, avrebbe frequentato Lucca Comics negli anni della sfiga, invece di scoprire le gioie del sesso? Il nostro eroe si è rifugiato nel mondo fittizio dell’immaginazione e per compensare questo squilibrio, essendo egli ateo convinto per via della poca avvenenza, deve continuamente collezionare, catalogare, possedere. Lo trovi a Parigi, alla presentazione del libro di Stephen King, dopo 16 ore di viaggio e 8 di fila, sudatissimo e puzzolente come un girone infernale, inavvicinabile eppure lì, col suo corollario di mosche e cattivi pensieri, pronto ad estorcere all’autore un autografo che possa riabilitarlo. Certo non tra le fighe. La vittoria del nerd consiste nel possedere qualcosa in più dell’amico che versa nella sua stessa situazione e batterlo in meschinità.

LO STALKER

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Egli sa tutto. L’ora precisa in cui il vip scenderà dall’aereo, il ristorante nel quale andrà a mangiare, il cibo preferito, i numeri di telefono dei lavapiatti che lavorano lì, l’uscita secondaria, dove l’autista ha parcheggiato la macchina ecc. Lui, all’evento, manco ci va. Attende fuori, nelle ombre, stretto in quel labile confine tra l’elfo della notte ed il maniaco sessuale, pronto a spaventare l’idolo con la sua agghiacciante presenza. Nelle foto con la star, lo si riconosce perchè lui sorride e sembra a suo agio, il famoso invece lancia sguardi preoccupati ai bodyguard. Difficilmente viene tradotto nelle patrie galere poichè conosce benissimo tutta la legislazione penale riguardo lo stalking. Se deve stare a 5 metri, lui sta a 5 metri e 10 centimetri, ma si fa allungare chirurgicamente le braccia per poter comunque cingere l’oggetto delle sue ossessioni. Vive in una camera senza finestre, tappezzata di foto del vip, con le quali parla poichè privo di amici per scelta. Lo distrarrebbero dall’obiettivo finale: possedere l’idolo e replicare quella commedia romantica intitolata “Misery non deve morire”.

LA TEENAGER

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Non me ne abbiate per aver declinato al femminile questo personaggio, ma converrete con me che ai concerti degli One Direction ci vadano più ragazzine che ometti. Ella è dotata di ugola perforante e di ghiandola lacrimale inesauribile. Prende per sfinimento familiari, bodyguard, manager ed infine la star, minacciando il suicidio se non potrà avere un selfie con lamoredellasuavita, per poi guardarlo all’infinito con le amichette isteriche.

LA GROUPIE

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Te la ritroverai davanti, dopo che tu hai fatto 3 ore di morigerata e civile fila per l’autografo. Lei entra, tu no. Esce insieme al musicista, vanno via. Tu piangi, lei ride. È la storia della tua vita, ammettilo.

TU

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Tu sei quello moderato, che vai ai concerti per la musica e alle conferenze per i contenuti. Hai una vita vera, una relazione, un lavoro, cane, gatto, palestra, gita fuori porta. Il vip è una persona come te, che fa un lavoro diverso. Però non ce la fai a non scattare una foto e condividerla sui social e se vedi che lui è uscito e sta firmando gli autografi, ti avvicini e ti metti in fila. Come la mettiamo?

LEI

Lei che ha fatto dell’adorazione della star una fede e ne ha ricavato fama mondiale, con il più grosso epic fail mai visto.

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