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I campionati mondiali di barba e baffi esistono e sono una cosa molto seria

C’è chi sostiene che la prima edizione risalga ai primi anni ’70 e si sia svolta nel nord d’Italia, ma le prime  testimonianze materiali la aggiudicano ad un paesino della Foresta Nera, in Germania, nel 1990 e  da allora la “World Beard and Moustache Championships” si svolge ogni due anni, sempre in una città diversa.

Per partecipare bisogna, ovviamente, essere baffo e/o barba muniti ed iscriversi ad una di queste categorie in gara: baffi (naturali, inglesi, alla Dalì, ungheresi, imperiali e figura libera), barba “parziale” (naturale, cinese, imperiale, alla moschettiere, basettoni e figura libera), barba “completa” (naturale, naturale con baffi curati, alla Verdi, alla Garibaldi e figura libera) passare una pre-selezione e sperare di aver curato sufficientemente la propria peluria facciale per aggiudicarsi un posto sul podio.

Barba e baffi, oltre a far parte di questa folkloristica competizione, sono da sempre un carattere culturale che può assumere vari significati, ad esempio:  per gli antichi egizi radersi era considerato un fatto religioso, per gli ebrei tagliarsi la barba era un atto sacrilego, dal Trecento in Europa era portata solo da anziani e uomini di legge, per poi tornare in voga dal Seicento quando iniziò ad essere oggetto di trattamenti come quello a ferri caldi per arricciarla o l’uso di unguenti e profumi al gelsomino.

Se custodite in voi un po’ di spirito Seicentesco e un testosterone portentoso che vi regala una barba ben colta, fate un pensierino su un viaggio a Portland (Oregon) per l’edizione 2014, ma prima guardate questi scatti di Greg Anderson di alcuni dei finalisti dell’edizione 2013 per capire se ne avete veramente il coraggio.

Elisabetta Ruffolo

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