Romania, Ungheria, Sri Lanka, Barbados o Costa Rica, non sono solo mete per un weekend o una vacanza a (più o meno) basso costo e nemmeno le nuove tendenze in fatto di ristoranti tipici di qualche metropoli. Per fortuna loro e per sfortuna nostra, si tratta di nazioni dove i giovani italiani potrebbero pensare di trasferirsi per vivere meglio.
Non si tratta di facile propaganda, ma dei risultati di uno studio commissionato dal Commonwealth Youth Program, per classificare la qualità della vita dei giovani tra i 15 e i 29 anni in 183 stati del mondo. I dati presi in considerazione per questa classifica sono molti, si va dalla preparazione scolastica alla possibilità di occupazione futura, ma anche alla partecipazione alla vita politica, civile e culturale del proprio paese. Un fattore determinante è quanto il governo del proprio paese si occupi dei giovani con politiche ad hoc per lo sviluppo. Riassumendo in poche parole: in quale di questi paesi un giovane ha più speranza di farcela? La risposta arriva dallo Youth Development Index.
In cima alla lista, con una media di 0.894 di punteggio svetta la Germania, seguita dalla Danimarca, e dall’Australia. Al quarto posto, pari merito per Svizzera e Gran Bretagna. Vista la maggioranza di nazioni europee, saremo portati a pensare che l’Italia possa trovarsi tra i primi 10. Mai speranza fu più vana. L’Italia, con una media di 0.726 si trova al 37° posto.
Ma la sorpresa è resa ancora più amara dal fatto che prima di noi ci sono paesi che nella nostra colpevole ingenuità non avremmo mai creduto. I giovani stanno meglio in Romania, in Israele, nello Sri Lanka, in Malesia, in Colombia e in Slovenia.
Rincuora forse che in questa classifica vada male anche agli Stati Uniti, al 23° posto contro il 14° dei cugini canadesi, ma in questi casi non vale certo la politica del mal comune che diventa mezzo gaudio. Oggi un giovane italiano, invece del sogno americano dovrebbe coltivare quello tedesco, oppure andare qualche mese in Australia a lavorare nelle farm con la possibilità di ricevere il visto di residenza che, in determinate condizioni, permette di restare fino a due anni. Non sarebbe male nemmeno volare alla volta dell’Asia e approdare in Giappone, che si trova al 10° posto, in Corea del Sud (18°) o a Hong Kong (27°).
Per chi ama il freddo, Danimarca (2°), Svizzera (4°), Austria (7°), Svezia (13°), Norvegia (16°), Finlandia (25°) e Islanda (25° a pari merito) sono mete in cui un giovane può avere più possibilità che nel nostro paese.
Francia (19°) e Spagna (22°) sono delle piccole delusioni ma comunque una manna dal cielo in confronto all’Italia. Allora dove andare, per tentare di vivere una vita con meno affanni e preoccupazioni già da teenager? Paradossalmente potrebbe traslocare in Romania (35°), per provare l’ebrezza di essere il migrante in cerca di un paese migliore. Se si prendesse delle occhiatacce però non c’è da stupirsi, dopo tutto siamo stati i primi a farle quando è toccato a loro.