Il 7 maggio, il progetto Kitten ha indetto una protesta via Facebook, un flash mob virtuale nel quale gli utenti avrebbero dovuto postare foto di gattini nei commenti agli status di Matteo Salvini, per mitigare con la dolcezza irresistibile dei cuccioli di felino, le asprezze politiche del leghista. Un record di presenze, piuttosto civile, che quasi mai ha risposto agli insulti dei sostenitori della Lega, che sono solito commentare ancora più aspramente le esternazioni, sovente razziste, dell’altro Matteo. Un hashtag che è diventato trend topic su Twitter: #GattiniSuSalvini, ne ha parlato la stampa italiana e quella estera, quindi, apparentemente, una vittoria schiacciante del popolo sagace della rete. Ma è proprio così?
Da un’analisi molto sommaria, ciò che appare evidente è l’aver fatto circolare nuovamente il nome di Salvini, peraltro associato non a qualcosa di politicamente compromettente, ma a dei gattini, che in nessun caso possono essere realmente connotati negativamente. Esiste ad esempio una pagina che si chiama Gattini per Civati, questa volta è a favore del politico, sapete cosa cambia? Assolutamente niente.
Mentre gli aderenti alla protesta si stavano scambiando grandi pacche sulle spalle, battute pungenti, 5 alti di vittoria e decretavano chi avesse postato il gattino più simpatico, i social manager della pagina Noi con Salvini, che evidentemente sanno usare il proprio mezzo, hanno cavalcato l’azione, facendo pubblicità al loro leader. Hanno preso le foto in cui Matteo sorride, gli hanno photoshoppato accanto dei gattini, hanno cambiato l’hashtag in #gattiniconsalvini e hanno spronato i loro sostenitori a postare le foto dei loro mici sulla pagina, che sono andate a confondersi con le altre degli aderenti alla protesta, vanificandole. Hanno anche scritto uno status per reinterpretare il virtual flash mob a loro favore:
I gattini sono neutrali per antonomasia, poiché vanno da chi dà loro più cibo. Stavolta, la protesta intelligente, simpatica, supponente ed innocua della rete sembra essersi arenata proprio a causa della sua supponente neutralità. Non c’è dubbio d’altra parte, che in fatto di social media managing, quelli della Lega hanno assunto persone capaci.
Sotto ci sono tutte le immagini promozionali per la contro azione leghista, presi dalla pagina Noi con Salvini: