Questa storia sembra la sceneggiatura di un film sulla ricerca dell’identità. Per fortuna, il finale è di quelli con il sorriso, come mostrano le foto qui sopra.
Protagonisti sono Larry e Andy Wachowski, ovvero i due fratelli che hanno firmato un pilastro del cinema contemporaneo come la trilogia di Matrix: perché qualunque sia il vostro giudizio sulla saga, è evidente quanto siano stati influenti a livello visivo sul cinema dei nostri tempi, in particolare con il primo film.
via - I fratelli Wachowski prima del cambio di sesso
Ecco, la notizia di oggi è che i due fratelli non sono più fratelli, ma sorelle: prima è stato il turno di Larry, che nel 2003 ha iniziato a presentarsi in pubblico con abiti femminili e ha deciso di compiere l’operazione di cambio sesso nel 2006. Dieci anni dopo la stessa scelta è stata presa da Andy, che ora chiede di essere chiamata Lilly.
via - Lana Wachowski
Una storia particolare, senza dubbio, ma se ci pensate, da Matrix fino alla recente serie tv Sense8, passando per Cloud Atlas o Jupiter il destino dell’universo, tutta la loro poetica si basa sull’indagine per stabilire quale sia la vera realtà, se quella preconfezionata che viviamo ogni giorno o se ne sia possibile un’altra.
Un tema che evidentemente nasce dal profondo delle due sorelle e che ha convinto entrambe a compiere questa radicale trasformazione. L’annuncio di Lilly non è stato un fulmine a ciel sereno: nelle sue ultime apparizioni, infatti, si notava che qualcosa stesse cambiando e che l’immagine che si era cucita addosso, fatta di pose da macho sguardi torvi, stava via via scomparendo.
Proprio oggi è stata pubblicata la prima foto della sua transizione avvenuta, da Andy a Lilly Wachowski, in cui sembra brindare con noi al traguardo raggiunto.
via - Lilly Wachowski
Purtroppo, come spiega Lilly, è stato il Daily Mail a fare outing al posto suo. In un comunicato stampa, Lilly spiega al mondo la sua decisione:
“Sì, sono transgender. E sì, ho fatto la transizione. Mia moglie, la mia famiglia e i miei amici lo sanno già, così come la maggior parte delle persone con cui lavoro e non c’è alcun problema con nessuno di loro. Certo, devo questa possibilità anche grazie alla mia meravigliosa sorella che l’ha fatto prima di me, ma anche perché le persone intorno a me sono fantastiche. Senza l’amore e il sostegno di mia moglie, dei miei amici e della mia famiglia, non sarei dove sono oggi.C’è una citazione appesa nel mio ufficio. È di Josè Munoz e dice che l’essere queer essenzialmente significa rifiutare il qui e ora, insistendo sul potenziale di un altro mondo.”
Intanto la GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) ha affermato di essere entusiasta che Lilly oggi sia realmente se stessa, ma allo stesso tempo non avrebbe dovuto essere forzata a rivelare la sua trasformazione finché non fosse pronta a farlo spontaneamente.