Fertility Day: dopo le cartoline sessiste arriva il manifesto razzista

Un nero, una cattiva ragazza, qualcuno coi capelli afro, uno a caso collassato

 

Non ci si crede. Domani sarà il Fertility Day, il giorno in cui s’invita gli italiani a procreareun clamoroso richiamo alle politiche del ventennio fascista, sembra ormai assodato. Prima la Ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha generato sensi di colpa nella donna con delle cartoline poi ritirate dal sito per manifesta inferiorità intellettuale (ma noi le avevamo salvate per futura memoria), in cui invitava le femmine italiane a muoversi perché il loro corpo sta marcendo senza figliare. Va beh, uno dice avrà capito, mezza Italia le si è voltata contro, sia per il messaggio sia per la bruttezza oggettiva della grafica. Anche Renzi si è smarcato facendo notare che lui non c’entra nulla, in una giostra di scarico di responsabilità tipica della tragica commedia all’italiana.

Oggi ci segnalano questo poster e sulle prime non ci crediamo. Diciamo: dai è una trollata, qualcuno vuole gettare discredito sulla campagna, già ferita dalla prima ondata d’indignazione. E invece no, si trova proprio sul sito del Governo. Ve lo mostriamo nella sua interezza.

Non sappiamo più cosa dire.

 

Per fare l’amore e poi creare prole, l’unico requisito sembra sia quello di essere fottutamente ariani, e verosimilmente di fare gli scambi di coppia con consanguinei, come si evince dalla foto su cui campeggia la scritta “Le buone abitudini da promuovere”

Quella sotto, poi, è un’opera d’arte del cattivo gusto, dell’offesa razziale e politica: perché il primo ragazzone che esce fuori dalla foto con un’abbondanza di filtro sepia è uno di colore? Perché la seconda è una cattiva ragazza intenta a fumare uno spinello (come direbbe la Ministra)? E il/la terzo/a perché ha i capelli afro e sta sgonfiando un bong? L’ultimo tipo che sembra Calissano che fa? È collassato? Pippa mentre gli altri fumano? Che fa? E perché questi 4 sono dei cattivi compagni? Solo perché non sono dei buoni camerati? 

È una pubblicità reazionaria, che sarebbe già risultata vecchia e offensiva ai tempi de I ragazzi del muretto (fiction Rai del 1991 con un sacco di spot antidroga e antitutto al suo interno) ma non è del tutto allucinante che venga proposta nel 2016, per fomentare l’odio?

È chiaro che poi domani qualcuno di noi in risposta al Fertility Day faccia lo sciopero dell’amore, pur di non rendersi complice di una nefandezza del genere.

 

EDIT: mezz’ora dopo si scopre che le due immagini sono state prese da siti stock a pagamento, roba tipo nemmeno 10 € a foto. Pure pezzenti.

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Simone Stefanini

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